Autostrade digitali
2 Agosto 2017

Dopo Venezia e Padova, anche a Treviso Open Fiber realizzerà la sua reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. in fibra ultraveloce. Grazie a una convenzione firmata con il Comune, infatti, sarà possibile portare in città una connessione fino a 1 Gbps, cioè 1000 MegabitMegabit Unità di misura pari a un milione di bit, usata per specificare la velocità di trasmissione delle reti informatiche: Mb al secondo (Mb/s). Da non confondere con il Megabyte (MB), un milione di byte, ciascuno composto da 8 bit. Un Megabyte è otto volte più grande di un Megabit. Per trasmettere 1 Megabyte alla velocità di 1 Megabit occorrono 8 secondi. al secondo.

L’obiettivo dell’accordo sottoscritto dall’amministratore delegato di Open Fiber, Tommaso Pompei, è di raggiungere la copertura di circa 32.000 unità immobiliari entro 18 mesi dall’avvio dei lavori (previsto tra agosto e settembre). L’investimento, totalmente a carico di Open Fiber, sarà di circa 11 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 70 milioni di euro già impegnati per portare la banda ultralarga a Venezia e Padova.

In questo modo, case, condomini, scuole, uffici, aziende e strutture della Pubblica Amministrazione potranno beneficiare di una tecnologia innovativa, efficiente e sicura in una città ultraconnessa. “Ormai da diversi anni la nostra è una ‘società della comunicazione’ e anche l’Ente Locale è chiamato a favorire lo sviluppo di infrastrutture che facilitino le relazioni tra i cittadini, tra i cittadini e le Istituzioni e tra le aziende”, spiega l’assessore all’Agenda Digitale e alla Città Educativa, Anna Caterina Cabina.

“Non si tratta solo di venire incontro ad una domanda di sempre maggiore velocità di connessione. Qui si parla anche di favorire lavoro e sviluppo dentro un sistema di relazioni in continua trasformazione, sostenendo lo sforzo di chi vuole innovare nel rispetto delle esigenze di una migliore qualità della vita”, conclude l’assessore Cabina.

L’accordo attribuisce a Open Fiber la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura, oltre che la sua realizzazione, da eseguire in modalità Fiber to the Home (FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica.) e privilegiando modalità innovative a basso impatto ambientale che minimizzeranno il ricorso allo scavo tradizionale. Infine, ove possibile, saranno sfruttati cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti in modo da ridurre i disagi.

Leggi il comunicato.

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