07 Giugno 2018

Più di 60mila unità immobiliari saranno raggiunte dalla nuova reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. di Open Fiber, che con un investimento di 23 milioni di euro consentirà ai cittadini di Reggio di navigare fino a 1 GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. al secondo

Trentacinquemila chilometri di cavi in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”., fino a 1 Gigabit al secondo di connessione e circa 60mila abitazioni e imprese raggiunte: sono questi i numeri salienti della convenzione firmata dal Comune di Reggio Emilia con Open Fiber, l’azienda che realizzerà in città e in alcune frazioni un’infrastruttura interamente in fibra ottica a banda ultra larga in modalità FTTH (Fiber To The Home), ossia fibra fino a casa. La rete, per la cui realizzazione è previsto un investimento di 23 milioni di euro da parte di Open Fiber, consentirà ai cittadini e alle imprese di navigare via internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. a una velocità di connessione elevata, assicurando così il massimo delle performance. I lavori inizieranno nel mese di giugno e proseguiranno per i prossimi 18 mesi.

La copertura raggiunta con la nuova infrastruttura sarà pressoché totale su tutta l’area del tessuto urbano e raggiungerà anche le aree più periferiche di Roncocesi e Cavazzoli.

L’intervento di Open Fiber a Reggio Emilia si inserisce in un percorso avviato con l’accordo firmato dalla Regione Emilia-Romagna e dalla società in house per lo sviluppo telematico Lepida spa con Open Fiber, insieme ad altre città emiliano-romagnole.

HANNO DETTO – La convenzione tra Comune di Reggio Emilia e Open Fiber è stata presentata questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, l’assessore ad Agenda digitale e Innovazione tecnologica Valeria Montanari e il responsabile Network & operations Area Nord di Open Fiber  Roberto Gallo.

“In questi anni l’Amministrazione comunale di Reggio Emilia – ha detto il sindaco Luca Vecchi – si è impegnata per sviluppare azioni volte a contrastare il digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. e rendere la città più competitiva e vicina ai bisogni dei cittadini. L’investimento che presentiamo quest’oggi, parte di questo percorso, è frutto della collaborazione tra pubblico e privato e ha il merito di portare un investimento qualitativamente e quantitativamente importante, che contribuisce ad arricchire l’infrastruttura tecnologica a disposizione di tutta la città”.

“Il valore aggiunto di questo investimento, che le città aspettava da tempo – ha detto l’assessore Valeria Montanari – è nell’estensione dell’infrastruttura tecnologica, che toccherà anche le aree più periferiche fino a Roncocesi e Cavazzoli. Si tratta di un risultato per noi importante, per il quale come Amministrazione comunale ci siamo fortemente impegnati, al fine di rispondere alle sollecitazioni dei cittadini e fornire loro un servizio veloce e competitivo”.

“Non ci sono limiti ai benefici che un’infrastruttura come la nostra può garantire a cittadini, imprese ed enti – ha sottolineato il responsabile Network & operations Area Nord di Open Fiber Roberto Gallo – una connessione sicura e ultraveloce su tutto il territorio è utile ad esempio a stimolare la produttività delle attività imprenditoriali,  ma è anche una risorsa per sviluppare servizi intelligenti per la collettività, come la gestione del traffico, dell’inquinamento o dell’illuminazione pubblica, nell’ottica del risparmio energetico. Con l’Amministrazione comunale – ha concluso l’ingegner Gallo – c’è stato un gran lavoro sulla convenzione, ringrazio il sindaco Vecchi e l’asssessore Valeria Montanari per la proficua collaborazione. Il nostro obiettivo è rendere Reggio Emilia una vera smart city”.

LA CONVENZIONE – La convenzione siglata da Open Fiber con il Comune di Reggio Emilia stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Open Fiber utilizzerà, ove possibile, cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti (tubazioni dismesse di acqua e gas, sottoservizi, cunicoli, etc) per limitare il più possibile gli eventuali disagi per la comunità. Gli scavi saranno effettuati privilegiando modalità innovative e a basso impatto ambientale. Grazie alla fibra ottica case, condomini, ma anche scuole, uffici e strutture della Pubblica amministrazione velocizzeranno il processo di digitalizzazione migliorando così il rapporto con i cittadini. I benefici saranno evidenti anche per le imprese del territorio, che con il collegamento alla banda ultra larga potranno essere più produttive e competitive sul mercato.

Open Fiber – società partecipata da Enel e Cassa depositi e prestiti – è un operatore wholesaleWholesale Letteralmente “all’ingrosso”. Open Fiber è un operatore “wholesale”, ovvero opera esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a condizioni eque e non discriminatorie a tutti gli Operatori di mercato interessati. only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a tutti gli operatori di mercato interessati. L’azienda punta a garantire la copertura delle maggiori città italiane con l’obiettivo di realizzare una rete quanto più pervasiva ed efficiente possibile, che favorisca il recupero di competitività del “sistema Paese” e, in particolare, l’evoluzione verso “Industria 4.0Industria 4.0 La dicitura fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale e immagina un processo produttivo che sia fondato sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. In altre parole: utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. É l’IoT applicata alla produzione industriale.”.

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