Digital Transformation
Mondo Open Fiber
11 Maggio 2021

4 incontri con la rubrica Ninja Morning per parlare di digital transformation e prospettive future. Ecco cosa ci siamo detti.

Nel 2024 torneremo sulla luna. Di questa e altre notizie da sognatori della digital transformation abbiamo discusso la settimana scorsa su Clubhouse, il social network dedicato alle chat audio, insieme allo staff di Ninja Marketing per la rubrica Ninja Morning. Uno squadrone di esperti di tutto rispetto, quello della prima room, composto da Fabio Casciabanca, Mirko Ninja, Barbara Landi, Rossella Pisaturo e i nostri colleghi Andrea Falessi, Andrea Colucci, Alessia Gozzi, e Camilla Mottironi. I quattro incontri che si sono susseguiti, hanno visto anche la partecipazione di Paolo Magnani e Andrea Bianchi.

Tra criptovalute, piattaforme podcast, trasparenza e nuove tecnologie digitali, il nostro sguardo si è posato sulla digitalizzazione – o meglio, sull’accelerazione digitale – che sta interessando il nostro Paese, e il ruolo della fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. come tecnologia capace di rivoluzionare il mondo della scuola e del lavoro così come li conosciamo. Ecco un piccolo riassunto di ciò che ci siamo raccontati.

Open Fiber su Clubhouse per Ninja Morning: la connessione internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. ultraveloce come acceleratore della trasformazione digitale. 

La grande sfida della trasformazione digitale 

Per citare le parole di Andrea Falessi, il mondo è radicalmente cambiato, la gente si informa sulla caratteristica della connessione e la esige. Ed è davvero una rivoluzione inaspettata quella che ci troviamo a vivere da un anno e mezzo a questa parte. Una rivoluzione che, se ha messo a dura prova diverse realtà non ancora preparate per una virtualizzazione di massa come quella che stiamo vivendo, ha anche incentivato un progresso che sta andando a vantaggio di tutti

Nella vita di oggi è difficile immaginare un contesto che non possa beneficiare di una connessione più efficiente, ed è per questo necessario lavorare per l’abbattimento del digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più.

Noi di Open Fiber, come operatori in prima linea in questo scenario, stiamo notando un cambiamento radicale nelle abitudini degli italiani. Prima del covid, la maggior parte degli utenti utilizzava internet in maniera passiva, svolgendo molte attività quasi meccanicamente. Terminologia, specifiche e caratteristiche delle connessioni erano informazioni da addetti ai lavori. Molti utenti addirittura non conoscevano la differenza tra downloadDownload Azione di scaricare o prelevare dei dati dalla rete. e uploadUpload Caricare dati in rete.! Adesso c’è molta più consapevolezza in merito.  

Come è cambiato l’uso di internet nell’era Covid 

A seguito delle restrizioni imposte dalla pandemia, gran parte delle realtà lavorative, nonché l’intero sistema dell’Istruzione, sono migrati online. C’è stato un improvviso e notevole incremento della richiesta di banda, dovuta soprattutto alla necessità di utilizzare piattaforme video, quelle che consumano più dati in upload. Connessioni asimmetriche come le obsolete ADSLADSL L’ADSL, Asymmetric Digital Subscriber Line, è una delle tecnologie per la diffusione della banda larga via cavo che, attraverso un modem, utilizza il normale doppino in rame e trasforma la linea telefonica tradizionale in un collegamento digitale ad alta velocità. Questo tipo di connessione viene definita “asimmetrica” poiché consente due diverse velocità: una più elevata in download, per ricevere i dati, e una limitata in upload per trasmetterli. Attiva in Italia dal 2000, la qualità di una connessione ADSL dipende dalla consistenza del rame, dalla distanza del collettore principale, e, non ultimo, dal collegamento o meno del distributore tramite fibre ottiche al resto della rete. all’improvviso non sono state più in grado di supportarci nella nostra quotidianità con il digitale

Anche a livello governativo il digitale è un argomento all’ordine del giorno. Nel Recovery Plan è presente una sezione che prevede circa 50 miliardi da destinare alla digitalizzazione, e qualche giorno fa il Ministro dell’Innovazione e Transizione Digitale Vittorio Colao ha ufficialmente comunicato il raggiungimento di 20milioni di Spid – l’identità digitale – attivati in Italia. 

All’improvviso, la differenza tra una connessione di qualità e una scadente è diventata sostanziale. 

Che la fibra ottica fosse la tecnologia del futuro, noi di Open Fiber lo abbiamo sempre saputo. Che da un momento all’altro sarebbe diventata il mezzo necessario per permettere ai cittadini di proseguire con le proprie vite è stata, invece, una sorpresa. 

La fibra ottica FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. come infrastruttura necessaria per le scuole

A seguito dell’emergenza Covid, ci siamo sentiti sollecitati sotto diversi fronti. La DAD – didattica a distanza – che era nata come soluzione di emergenza, adesso sta diventando parte integrante del sistema scuola.  Così tanto che ormai si prevede un futuro di Didattica Integrata, costituito da un metodo ibrido che vedrà il digitale come complemento naturale delle lezioni in presenza. Con un sistema ibrido sarà possibile creare piani di istruzione sempre più personalizzati e servirsi di piattaforme avanzate per un approccio innovativo all’educazione scolastica

Il sistema educativo è stato probabilmente quello messo maggiormente alla prova dall’emergenza sanitaria. Le Istituzioni non erano ancora preparate a una tale transizione a livello di infrastrutture. Gli studenti stessi in molti casi non erano equipaggiati con gli strumenti necessari per l’interazione virtuale con gli insegnanti, per non parlare della carenza di connessioni adeguate. Per questo motivo, il Governo ha messo in atto una serie di misure volte al raggiungimento della copertura in fibra ottica FTTH di oltre l’80% delle scuole entro due anni. Il bando prevede che le scuole abbiano gratuitamente accesso a una connessione fino a 1 Gbps per un periodo di 5 anni. Questo genere di prestazioni, infatti, sono necessarie per poter sostenere la connessione in contemporanea di più classi composte da più studenti.

Noi di Open Fiber abbiamo messo il cablaggio delle scuole tra le nostre priorità. Ad oggi abbiamo già cablato con fibra ottica FTTH oltre 10.500 istituti, di cui 7000 rientranti nel piano scuole varato dal Ministero dello Sviluppo. 

Non solo scuola: nuove opportunità per uffici e aziende

Come la scuola, anche le aziende si sono trovate a fare i conti con una transizione necessaria, che ha rivoluzionato il nostro modo di intendere il lavoro senza possibilità di cedimento. Le aziende stesse hanno spesso messo a disposizione tool e strumenti per permettere questa transizione. È accaduto tutto in accelerazione: molte prassi sperimentali, da un momento all’altro, sono diventate la norma

Settori come il turismo, dove gli operatori gestiscono le prenotazioni esclusivamente online, non hanno avuto altra scelta che adeguarsi alla rivoluzione digitale. Ma il digitale è, come sempre, un amplificatore di opportunità, ed è così che internet ha portato benefici anche in settori diversi dal terziario, aprendo le porte a nuove applicazioni delle più recenti tecnologie. Le fabbriche dell’industria 4.0Industria 4.0 La dicitura fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale e immagina un processo produttivo che sia fondato sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. In altre parole: utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. É l’IoT applicata alla produzione industriale., ad esempio, hanno la possibilità di monitorare la produzione a distanza, e magari implementare un modello predittivo relativo a quando e dove applicare interventi di manutenzione grazie all’intelligenza artificiale.

Anche noi di Open Fiber attualmente ci troviamo a lavorare in una situazione mista: parte dei lavoratori è in smart working, ma molti, come gli operatori nei cantieri, sono sul campo e non si sono mai fermati. 

Un nuovo modo di intendere il lavoro, un nuovo modo di intendere il mondo

In conclusione, la tendenza futura, sia in ambito scolastico che lavorativo, sarà una normalità dove presenza reale e digitale si integreranno. Nell’Italia digitale del futuro, probabilmente, non tutti saranno in ufficio tutti i giorni ma, ad esempio, parte della settimana lavorativa avverrà comodamente da remoto. 

Da un anno e mezzo a questa parte la tecnologia è diventata altro. Un mezzo per continuare a svolgere i nostri compiti, usufruire dei servizi primari, ma in fondo anche un mezzo per restare umani. La grande sfida della trasformazione digitale è nata da una crisi ma teniamo a mente che è proprio dalle crisi che nascono le più inaspettate opportunità. E noi siamo pronti a coglierle.

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