Red Bull Campus Clutch
Gaming
28 Maggio 2021

Il 22 maggio si sono svolte le finali nazionali del torneo di Valorant, di cui Open Fiber è stato Connectivity Partner. Riviviamole insieme.

Riflessi pronti, controller ben saldi tra le mani e adrenalina a mille: che tu faccia parte del team di attacco o di difesa, la riuscita della missione dipende da te, dai tuoi compagni… e ovviamente da una connessione stabile.

Ebbene sì, ci siamo cascati di nuovo! In Open Fiber non sappiamo resistere al fascino degli Esport e del gaming, infatti, abbiamo partecipato come Connectivity Partner alla finale dell’ultima edizione del Red Bull Campus Clutch, il torneo mondiale di Valorant dedicato agli studenti universitari

Red Bull e Open Fiber insieme per il Campus Clutch, il torneo internazionale del gioco più in voga del momento. Scopriamo insieme Volarant e i nostri campioni nazionali.

Valorant, il gioco più popolare dell’ultimo anno

Valorant, uno sparatutto tattico a squadre sviluppato da Riot Games, è il gioco del momento. Del resto, dai creatori di League of Legends non potevamo aspettarci diversamente. Questo appassionante videogame in cui due squadre si scontrano sul campo, l’una con lo scopo di posizionare e innescare un ordigno, l’altra con l’obiettivo di impedire la detonazione, è stato nominato ai Game Awards 2020 in tre categorie: Miglior Gioco Esport, Miglior Multiplayer e Gioco Meglio Supportato dalla sua Community. Non c’è da stupirsi che l’ultimo degli eventi Red Bull abbia visto la partecipazione di ben 300 università in oltre 50 Paesi. 

Red Bull Campus Clutch, la finale del 22 maggio

Open Fiber ed Esport è un binomio consolidato da tempo, esattamente come Red Bull ed Esport. Da una collaborazione del genere non potevamo che aspettarci dei fuochi d’artificio. Lo scorso 22 maggio, allo Spazio Filippetti di Milano, eravamo in prima fila a seguire – e sostenere con la nostra reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. ultraveloce – la finale nazionale del torneo

Ad assistere insieme a noi al main event, i top four player dei Group Stage: Angry Titans, FDP University, ReplyTotem Next ed Esport Empire. 

La finale è stata, come tutti gli altri match, avvincente e combattuta, capace di intrattenere, non solo i gamer ma anche i semplici appassionati e gli aspiranti giocatori. Gli studenti finalisti, provenienti dalle università di Pisa, Trento, Bari, Napoli Parthenope, La Sapienza di Roma, Politecnico di Milano e Politecnico di Torino, hanno ben rappresentato i propri atenei: a partire dalle due semifinali per concludere con la finalissima, ci hanno tenuti in ogni momento col fiato sospeso. Ma un vincitore deve pur esserci e, tra tattica, skills e interpretazione, a trionfare sono stati gli Angry Titans. A loro, da questo momento in poi, il compito di rappresentare tutti gli studenti italiani nelle fasi internazionali del torneo fino alle World Finals, dove verrà decretato il miglior team universitario di Valorant del mondo.

Esport e università: facciamo brillare il talento

Del resto, lo scopo del Red Bull Campus Clutch è anche questo: non solo portare gli Esport universitari in un evento di rilevanza mondiale, ma anche creare una vera e propria struttura globale, in cui gli studenti che si iscrivono al torneo non rappresentino solo il loro ateneo ma l’intero Paese. E magari – perché no? –  scoprire tra loro uno dei prossimi pro-player che scaleranno le classifiche internazionali!

Chi ancora crede allo stereotipo del nerd rinchiuso nella sua cameretta a videogiocare di notte è rimasto decisamente indietro: per essere un pro-player sono necessari talento, abilità ed esperienza. Il gaming, e il settore degli Esport in particolare, sta vivendo una vera e propria ascesa, con sempre più tornei dedicati, non solo all’estero ma anche in Italia. E, all’interno di quella che ormai è sempre meno una nicchia, i campus Esport – le competizioni universitarie – occupano un ruolo sempre più importante. 

I gamer del terzo millennio sono cool, e noi di Open Fiber non possiamo che sentirci felici della crescente popolarità di questo settore. In fondo è quello su cui abbiamo scommesso sin dall’inizio; ed è anche per i gamer e i pro-gamer italiani che stiamo realizzando la nostra rete ultrabroadband. La velocità di trasmissione fino a 1 Gbps, raggiungibile solo con l’infrastruttura a banda ultra-larga, è la migliore per ridurre al minimo il lag e garantire le prestazioni più affidabili quando si gioca online

Provare per credere!


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