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Lecce, al via l’ultra veloce. Oggi la firma con Open Fiber per la fibra ottica 

Lecce, al via l’ultra veloce. Oggi la firma con Open Fiber per la fibra ottica 

Anche il comune di Lecce verso la banda ultra larga. Oggi, infatti, Open Fiber e il Comune salentino hanno firmato la convenzione per la realizzazione di un’infrastruttura a banda ultra larga in fibra ottica, necessaria a coprire l’80 per cento della città. 500 chilometri di cavo in fibra ottica per un investimento stimato di oltre 12 milioni di euro, che consentirà a cittadini e imprese di beneficiare di una velocità di connessione fino a 1 Gigabit al secondo, sia in download che in upload, coinvolgendo circa 35 mila unità immobiliari con la copertura in fibra, in modalità FTTH (Fiber To The Home).

Quest’ultimo accordo – annunciato in conferenza stampa alla presenza del sindaco, Carlo Salvemini, il vicesindaco Alessandro Delli Noci e il Responsabile Network & Operations Area Sud di Open Fiber, Salvatore Nigrelli – rappresenta un ulteriore successo per Open Fiber, che continua a rafforzare sempre di più la propria presenza capillare sul territorio nazionale.

“Ringraziamo il sindaco e le città di Lecce e Bari per aver accolto Oper Fiber, anche perché per noi diventa fondamentale, dopo Bari, garantire in Puglia una rete in fibra ottica” dice Salvatore Nigrelli, Responsabile Network & Operations Area Sud di Open Fiber. “Utilizzeremo manodopera e imprese locali”.

“Si tratta di un importante investimento – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – che nasce da un’iniziativa privata e si inserisce in una cornice pubblica, garantendo benefici per l’intera comunità. Siamo lieti che nel progetto vi sia anche la previsione della gratuità della connessione per cinquanta immobili comunali e per tutte le scuole della città di Lecce. Questo significa servizi, risparmio e una ricaduta sulla comunità che è importante soprattutto in un settore strategico come quello dell’istruzione”.

Il vicesindaco, Alessandro Delli Noci, però specifica: “Non tutta la città, bensì l’80% sarà ricoperta dalla banda ultra larga. Questo perché le città sono soggette a investimenti privati, ossia ad interesse di mercato. Noi siamo stati considerati un’area appetibile per il privato, che dunque sta investendo. Ciò non significa che la restante parte è esclusa, poiché può essere soggetta ad investimenti successivi”.