Roma, 6 marzo 2020 – Dopo una lunga ed approfondita istruttoria condotta dai suoi Uffici, oggi l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha comunicato di avere accertato che, a partire dal 2017, Telecom Italia – TIM ha posto in essere un insieme di azioni anti-competitive, realizzate innanzitutto al fine di impedire ed ostacolare l’affermarsi sul mercato nazionale di Open Fiber nonché lo sviluppo e l’utilizzo della infrastruttura integralmente in fibra che Open Fiber sta realizzando.
La strategia sanzionata, indirizzata a “preservare ingiustificatamente il potere di mercato wholesaleWholesale Letteralmente “all’ingrosso”. Open Fiber è un operatore “wholesale”, ovvero opera esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a condizioni eque e non discriminatorie a tutti gli Operatori di mercato interessati. e retail detenuto da TIM, e a ostacolare l’ingresso sul mercato di Open Fiber, scongiurando una trasformazione del mercato secondo condizioni di concorrenza infrastrutturale”, ha avuto ad oggetto sia le aree nelle quali Open Fiber interviene come operatore privato, sia le aree nelle quali Open Fiber interviene per realizzare la reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. pubblica (aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga), con un impatto negativo per la redditività degli investimenti pubblici e privati realizzati in tali aree.
La sanzione comminata ha l’obiettivo di rappresentare una deterrenza rispetto alla reiterazione delle condotte anticompetitive. Come è noto, l’entità dei danni subiti dai ricorrenti (tra cui Open Fiber) sarà accertata dall’Autorità Giudiziaria Ordinaria e non dipende dal valore della sanzione.
Open Fiber, in questo contesto, ha comunque proceduto a realizzare gli investimenti previsti dal proprio piano industriale, raggiungendo a fine 2019 una copertura in fibra pari ad otto milioni di unità immobiliari, con ciò divenendo di gran lunga il principale fornitore nazionale di infrastrutture integralmente in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.. Open Fiber è più che mai convinta che la presenza sul mercato di operatori neutrali (wholesale only) sia l’unica garanzia per lo sviluppo di un mercato realmente concorrenziale.
Sulla base di quanto provato dall’Autorità, Open Fiber auspica, per il futuro, che il confronto concorrenziale sia leale e si svolga nel rispetto delle regole poste a tutela dei consumatori e del mercato.