Nel quattordicesimo secolo, questo piccolo centro patavino divenne il rifugio di uno dei padri della letteratura italiana, il Sommo Francesco Petrarca, che qui viveva “…pienamente tranquillo, lontano da ogni confusione, ansia e preoccupazione”, e che infatti scelse di trascorrervi gli ultimi anni della sua vita.
Arquà Petrarca, borgo di circa 1800 anime che si inerpica sui Colli Euganei, da oggi spalanca le sue porte all’innovazione grazie alla fibra ultraveloce di Open Fiber, che sta per ultimare il piano di cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home) nell’ambito del secondo bando Infratel per la copertura in banda ultra larga delle aree bianche del Veneto.
Sono quasi 1200 le unità immobiliari incluse nel piano di Open Fiber, che prevede lo sviluppo di una rete di circa 19 chilometri, di cui solo 2,8 realizzati eseguendo nuovi scavi. L’impatto dei lavori sul territorio è stato reso il meno invasivo possibile grazie al riutilizzo dell’infrastruttura esistente (aerea o interrata) pari all’85% del progetto complessivo, che ha quindi tenuto conto della specificità di un comune con un così ricco patrimonio artistico e culturale. L’investimento complessivo per collegare Arquà alla banda ultra larga è superiore ai 520mila euro, e consentirà a cittadini e attività produttive del territorio di poter navigare fino a 1 Gigabit al secondo, una velocità fino ad oggi inimmaginabile per un comune come Arquà.
Le origini del borgo sono molto antiche ma è nel Medioevo, prima sotto il dominio degli Estensi, e poi grazie a numerose famiglie aristocratiche padovane e veneziane che decisero di abitarvi, che lo splendore architettonico fiorisce nella forma che possiamo ammirare ancora oggi. Passeggiando lungo i vicoli di Arquà ci si imbatte in lavatoi di pietra, nella famosa Fontana del Petrarca, e, salendo verso la parte alta, nell’Ospitale della Madonna, costruito nel 1320 per accogliere mendicanti e viaggiatori, e nella Loggia dei Vicari, che nel XIII secolo ospitava l’Amministrazione Comunale.
L’attrazione più celebre è però la Casa Museo del Petrarca, che già nel tardo Medioevo fu meta di pellegrinaggi di studiosi e letterati per via della moda del “petrarchismo”, e che oggi preserva le preziosissime testimonianze della vita e delle opere del poeta. Anche il Museo sarà cablato grazie all’infrastruttura moderna e all’avanguardia di Open Fiber, che consentirà di abilitare servizi innovativi per i visitatori di tutto il mondo, che accorrono per vedere da vicino i luoghi della vita del Petrarca, e per gli operatori del turismo locale.
Ma nel comune di Arquà si guarda anche alle nuove generazioni, tanto che la rete in fibra ottica raggiungerà la Scuola Elementare Naccari: la banda ultra larga di Open Fiber sarà l’elemento imprescindibile della rinascita dell’istituto scolastico, dove sono in programma numerosi progetti innovativi legati alla digitalizzazione della didattica.
Ad Arquà Petrarca, storia e futuro si incontrano grazie all’innovazione e alla tecnologia.