Storia, tradizione e Gigabit Society: un incontro possibile. I piccoli Borghi della Valle del Fortore hanno detto addio al digital divide grazie alla fibra ottica.
Dai duemila abitanti di Baselice ai quattrocento di Ginestra, la fibra ottica di Open Fiber non fa distinzioni tra grandi e piccoli Comuni.
Una delle ultime imprese che ci ha visto protagonisti ha coinvolto la Valle del Fortore, un territorio situato al confine tra Campania Molise e la Puglia. Grazie alla combinazione vincente di tecnologia FTTH e FWA – che ci permette di portare la banda ultra larga fin nei territori più impervi – storia, tradizione e cultura dei piccoli borghi rinascono e trovano nuovi modi di esprimersi.
Un tesoro nascosto di storia e cultura
Ogni qualvolta ci troviamo a intervenire nei territori più impervi, o nelle zone dove non è presente alcun tipo di connessione internet veloce, neppure in ADSL, ci rendiamo conto di quanta storia abbia attraversato il nostro Paese lasciando i suoi segni nelle strade e nelle architetture. Paesaggi e tesori che, grazie alle potenzialità della Gigabit Society, non resteranno più nascosti sulle montagne, accessibili solo a chi decide di avventurarsi sul posto.
In un Paese con un passato di frammentazione come il nostro, ogni singola regione ha un’identità talmente caratteristica da essere quasi riconoscibile a colpo d’occhio. Questo finché non ci si avventura nelle zone interne, quelle terre di confine dall’anima salda come le montagne, pregne di testimonianze lasciate da passaggi, contese e dominazioni.
La Valle del Fortore non è da meno: incastonata tra Campania, Molise e Puglia, in un territorio che potrebbe raccontare secoli di storia e avere ancora tanto da dire, ogni Comune sembra resistere al tempo come un baluardo. Soprattutto se si tiene in conto lo spopolamento che, da qualche decennio, interessa i piccoli comuni del nostro Paese.
Il digital divide e lo spopolamento dei piccoli Comuni
Portare la banda ultra larga nei borghi del nostro Paese non significa soltanto connettere alla rete FTTH gli abitanti ma rappresenta molto di più. Nell’era della trasformazione digitale, in un’epoca in cui sempre più mestieri e professioni emergono in ambito tecnologico, promettendo stabilità e possibilità di carriera, scontrarsi con il digital divide è penalizzante.
Chi nasce in un piccolo Comune difficilmente riesce a costruirsi un futuro che non sia in un’altra città. È così che si crea una vera e propria spaccatura sociale: da una parte quelli che restano, dall’altra quelli che partono – entrambi convinti di esser loro i coraggiosi – e nel mezzo i paesi sempre più vuoti.
Contrastare lo spopolamento creando possibilità di inclusione per tutti
La causa principale dello spopolamento, come dicevamo prima, è l’assenza di prospettive lavorative. Fino a qualche anno fa, opportunità e accoglienza erano prerogative delle grandi città, o quantomeno dei principali capoluoghi, dove era più facile trovare lavoro o anche solo usufruire di servizi online più efficienti e funzionali. Ma, se chiuderci al futuro ci preclude le possibilità di crescita offerte dal progresso, lasciare che i piccoli Comuni di montagna diventino poco alla volta città fantasma, significa perdere un’eredità culturale che è pur sempre parte delle nostre radici.
Con l’arrivo della fibra ottica, tutto questo cambia. È così che la Valle del Fortore si presenta oggi come modello di trasformazione digitale, esempio di quella rinascita che può attuarsi solo quando le distanze si azzerano grazie alla banda ultra larga.
Alla scoperta della Valle del Fortore, nuovo modello di trasformazione digitale
Aria pulita, cibo buono e viste mozzafiato: i piccoli borghi delle Aree Bianche, che stanno rinascendo grazie alla fibra ottica, hanno tanto da offrire a chi vi si reca per trascorrere un weekend di tranquillità, a chi decide di stabilircisi o magari di tornare. C’è Molinara, con il suo quartiere fortificato e i mulini ad acqua che ne puntellano il circondario. C’è Buonalbergo, con il suo centro storico che sembra un ferro di cavallo, e Baselice, con le sue sorgenti d’acqua e una storia che risale ai tempi dei Romani. Ma nella Gigabit Society c’è spazio anche per realtà molto più piccole, come quella di Ginestra degli Schiavoni un centro di 423 abitanti, uno di quei posti dove si conoscono tutti, verrebbe da pensare, e dove invece si trovano testimonianze storiche di oltre due millenni fa.
Realtà come queste sono il sogno di ogni turista alla ricerca di quell’Italia antica e autentica, che ancora resiste nelle ricette fatte come nonna insegna e nelle colorite espressioni dialettali impossibili da tradurre in italiano perché non renderebbero altrettanto. Ma, e questo ci sta molto più a cuore, sono anche casa per chi, negli ultimi decenni, ha scelto di partire in cerca di opportunità altrove. La fibra ottica è anche questo: una volta abbattuto il muro del divario digitale, tornare diventa possibile.
Questa e molte altre storie di rinascita sono pronte per essere scritte: verifica la copertura in fibra ottica del tuo Comune sul nostro sito web. La rivoluzione digitale sta già arrivando da te.