Arriva a Sassari, culla della cultura sarda, sede universitaria e arcivescovile, la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. ultra veloce grazie alla convenzione firmata dal Comune e Open Fiber.
Un grande investimento da parte di Open Fiber che prevede di cablare oltre 44mila unità immobiliari entro 18 mesi dall’avvio dei lavori previsto per novembre 2017. In totale saranno posati circa 26mila chilometri di fibra, con un investimento complessivo di circa 15 milioni di euro.
La convenzione con il Comune di Sassari, firmata alla presenza di Roberto Tognaccini, responsabile Network and Operations per il Centro Italia di Open Fiber, e di Nicola Sanna, sindaco di Sassari, stabilisce le modalità e i tempi di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica.
“L’accordo con il Comune di Sassari ci permette di utilizzare infrastrutture esistenti per il 60% del cablaggio limitando al massimo la necessità di nuovi scavi, che avranno un impatto estremamente ridotto e consentiranno di generare indotto sul territorio” sottolinea Tognaccini. I lavori di Open Fiber garantiranno un basso impatto ambientale, privilegiando modalità innovative sostenibili.
Lo stesso sindaco di Sassari Sanna si dice soddisfatto dell’accordo siglato: “Il Comune di Sassari aderisce con grande soddisfazione al Piano Strategico Nazionale, che coinvolge ad oggi 60 città italiane e che si rivolge, oltre che alle città metropolitane, anche ai capoluoghi di provincia con popolazione superiore ai 100 mila abitanti. Con una maggiore efficienza nella comunicazione, la nostra città si avvia a diventare più smart”.