Walter Verburg è nato in Germania, ha superato i 60 anni e da 28 trascorre le vacanze a Castellabate. “Il mio modo di fare le vacanze è accompagnare gruppi di turisti tedeschi in questo paese” racconta. “L’ospitalità delle persone qui è davvero incredibile, il mare è bellissimo e non c’è solo quello: si può visitare una cooperativa che produce olio a San Mauro Cilento, assaggiare vini ad Agropoli, gustare la soppressata a Gioi”.
Benvenuti al Sud. Per chi non c’è mai stato Castellabate, provincia di Salerno, è la location della commedia con Claudio Bisio e Alessandro Siani che, nel 2010, rese improvvisamente popolare questo meraviglioso angolo del Cilento. Nel film il protagonista (Bisio) partiva dalla Brianza verso il Sud armato di pregiudizi e ritornava al Nord carico di ricordi da raccontare. Gli stessi con cui, da 28 anni, Walter riparte per la Germania, dove presto potrà annunciare una novità importante. Sì, perché da poche settimane sono aperti i cantieri con cui Open Fiber stenderà nel comune la nuova reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”., permettendo una connessione a InternetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. fino a 1 giga al secondo: 50,2 chilometri di rete che per l’80 per cento sfrutterà le infrastrutture già esistenti. Raggiungerà 8200 case e uffici, comprese 22 strutture della pubblica amministrazione locale e centrale (scuole, edifici comunali, eccetera). Una rete che collegherà Castellabate al mondo a una velocità fino ad oggi impensabile.
“L’arrivo della fibra rappresenta un’occasione di crescita ulteriore per questo territorio, in termini di servizi che offriamo ai cittadini” spiega il sindaco Costabile Spinelli il quale non nasconde la difficoltà di amministrare un comune di 9800 abitanti molto esteso, 37 chilometri quadrati divisi in 5 frazioni di cui 3 grandi come Santa Maria, San Marco e Castellabate capoluogo. “Castellabate è uno dei borghi più belli d’Italia, da vent’anni Bandiera Blu di Legambiente. Il nostro è ormai un turismo di qualità che richiede servizi sempre innovativi: abbiamo già installato 4 colonnine per la mobilità elettrica e con la banda ultralarga guardiamo al futuro” continua il sindaco.
L’esplosione del turismo
Il turismo è da molti anni la prima fonte di ricchezza del paese, fino agli anni Novanta noto per una delle più importanti flotte pescherecce d’Italia. Oggi qui più di un’abitazione su due è una seconda casa, spesso di famiglie napoletane o salernitane che raggiungono il borgo anche nei weekend, da maggio a ottobre. Molti anche i turisti stranieri, grazie ai tanti B&B che sono nati negli ultimi dieci anni. “Nei mesi di luglio e agosto arriviamo a 50mila persone, che diventano 70mila nella settimana di Ferragosto: il rapporto qualità-prezzo è ottimo e a settembre già si prenota per l’anno successivo” spiega il sindaco.
Un boom che fortunatamente non ha compromesso la bellezza di uno dei territori più affascinanti d’Italia. Castellabate fa parte del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dal 1988 Patrimonio dell’Umanità Unesco. Il mare e la costa sono dal 1972 sotto tutela biologica marina, per preservarne il patrimonio naturale e ambientale, non a caso riconosciuto quest’anno con le 5 Vele di Legambiente. Punta Licosa, in particolare, è considerata una delle località balneari più incantevoli al mondo: la spiaggia rocciosa si può raggiungere solo a piedi attraverso un lungo viale di pini d’aleppo, uliveti, viti e cespugli di macchia mediterranea. Qui la natura si confonde con la mitologia: Licosa come Leucosia, una delle tre sirene che Ulisse incontrò nel lungo viaggio che lo riportò a Itaca. Altre località turistiche poco distanti sono la Zona Lago e la frazione San Marco con la spiaggia dove, nel 1983, venne scoperta una necropoli con oltre sessanta tombe, il cui arredo è oggi esposto al museo del Parco archeologico di Paestum, che dista 30 minuti di auto.
Un turista sempre più smart
Un turismo slow, molto attento all’ambiente, e che grazie alla fibra presto diventerà più smart. “Noi cerchiamo di proporre un’offerta integrata: per noi Internet è fondamentale” spiega Orlando Di Scola, uno dei promotori dell’associazione turistica Cilentomania, che ha aperto uffici non solo a Castellabate, ma anche a Paestum, Agropoli, Agnone. “La stagione si è allungata fino a ottobre inoltrato e il turista chiede sempre cose nuove: noi cerchiamo di far incontrare domanda e offerta” spiega Di Scola che alle agenzie turistiche propone pacchetti che vanno dallo snorkeling al parasailing, dal kayaking alle escursioni a cavallo. “Per informazioni e contatti una buona connessione wifi è ormai indispensabile: in molte zone di Castellabate è ancora insufficiente”. Anche il clima e la cucina mediterranei favoriscono il rapimento dei sensi. Chiedetelo a chi ha assaggiato i prodotti tipici del Cilento, dalle alici di Menaica ai fichi bianchi. Come il dirigente di Poste Claudio Bisio che, in Benvenuti al Sud, viene sedotto dai colleghi a tavola a colpi di prodotti Doc e Dop. Natura intatta, dieta mediterranea, clima né troppo freddo né troppo caldo. “Qui non si muore!” è la celebre sentenza del re di Napoli, il cognato di Napoleone Gioacchino Murat, che campeggia in una lapide poco lontana dal castello medievale che domina il borgo dall’alto. Il Castello dell’Abate, appunto. Vuoi vedere che aveva ragione Murat?