Fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete.
Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. nello stabilimento dolciario Martinucci. Investiti 34,5 milioni per le zone in digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle.
Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più.
Il piano di InfratelInfratel Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo. Per maggiori informazioni visita il sito www.infratelitalia.it Italia attuato da Open Fiber con la supervisione di Regione Puglia interessa 256 comuni
Presicce-Acquarica (Lecce), 29 luglio 2021 – La digitalizzazione è dolce nel tacco d’Italia. Anche e soprattutto nel Sud Salento, area dalla forte potenzialità produttiva al centro di importanti investimenti infrastrutturali. È proprio un’azienda salentina, insediata nell’area industriale di Presicce, il primo utente pugliese della nuova reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. di telecomunicazioni pubblica a banda ultralarga. Nell’ambito del Piano Strategico BULBUL Si parla di banda ultra larga (in lingua inglese ultra broadband) quando la velocità di connessione effettiva in download è di almeno 30 Mb/s. Quando la velocità di connessione raggiunge o supera il Gb/s si parla genericamente di reti ultraveloci (in lingua inglese ultrafast networks). Per consentire queste velocità si devono utilizzare fibre ottiche al posto dei tradizionali cavi in rame, ragione per cui tali reti prendono il nome di reti di accesso ottiche (NGAN) o più semplicemente reti ottiche (NGN). varato da Infratel Italia – società in house del Ministero dello Sviluppo Economico – e attuato dal concessionario Open Fiber con la supervisione di Regione Puglia, la fibra ottica ultraveloce è stata installata all’interno dello stabilimento dolciario Martinucci: l’impresa con più di 70 anni di storia capace di esportare prelibatezze salentine in oltre 30 Paesi del mondo, può adesso sviluppare l’innovazione dei suoi processi produttivi attraverso la migliore tecnologia disponibile sul mercato, il servizio in modalità FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra stesa fin dentro le singole unità immobiliari) con velocità di connessione fino a 1 GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. al secondo.
Assegnato nell’aprile 2019, il bando da 34,5 milioni destinati allo sviluppo digitale pugliese è entrato nella fase operativa coi primi cantieri aperti in pieno lockdown. Entro il 2023 saranno coperte da infrastrutture a banda ultralarga 103mila unità immobiliari, individuate in seguito a consultazione ministeriale tra le cosiddette aree a fallimento di mercato di 256 comuni, con particolare attenzione verso le aree industriali in divario digitale.
“Insieme a Infratel e Open Fiber – dichiara l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – stiamo realizzando, nell’ambito del Piano strategico BUL, un importante lavoro finalizzato a portare la banda ultralarga nelle aree industriali pugliesi. Un servizio indispensabile per migliorare le attività e i servizi digitali e per accrescere la capacità competitiva e di attrazione di investimenti del territorio. Migliorare le condizioni di quelle imprese che hanno deciso di investire nelle aree industriali e favorire lì l’insediamento di nuove imprese è il nostro obiettivo. Sono contento che il primo utente pugliese della nuova rete di telecomunicazioni pubblica a banda ultralarga sia un’importante azienda salentina. Siamo certi che l’importante lavoro in corso che necessita investimenti e tempo per la realizzazione dei progetti sarà apprezzato e sposato da tante aziende pronte a fare un salto nel futuro”.
Un lavoro di squadra che vede in Open Fiber il suo terminale operativo: la società è infatti impegnata in un imponente progetto di innovazione tecnologica in Puglia così come in tutta Italia, sia con fondi propri che nel ruolo di concessionario. “Il senso dell’impegno quotidiano profuso dal Gargano fino al Capo di Leuca – dichiara Ugo Falgarini, regional manager Puglia di Open Fiber – è riassunto dall’opportunità garantita all’azienda Martinucci che può ora sfruttare al meglio un collegamento telematico all’avanguardia. Open Fiber in Puglia sta investendo circa 240 milioni di euro, fondi finalizzati all’avanzamento digitale dei centri densamente popolati e delle aree finora scoperte da servizi di connettività ultrabroadband. Aziende, professionisti, pubbliche amministrazioni, cittadini di grandi città e adesso anche di centri più periferici, possono contare su una infrastruttura tecnologicamente avanzata e in grado di gestire il costante e progressivo aumento del traffico dati. La pandemia ha dimostrato l’importanza di intervenire in questo senso. Open Fiber, fin dalla sua fondazione, si è fatta trovare pronta. E oggi si raccolgono i frutti di questa decisa spinta all’innovazione condivisa con autorità, imprese ed enti locali”.