Collegate in banda ultra larga 27 mila tra case, uffici e negozi. Nella Regione sono 182 i comuni con i lavori per la fibra già completati
MACERATA, 15 febbraio 2023 – Dopo le grandi città finalmente anche gli abitanti dei piccoli borghi della provincia di Macerata possono accedere a un servizio che permetterà loro di navigare fino a 10 Gbps (GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. al secondo) in modalità FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. (Fiber To The Home) cioè con la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. che entra direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. I lavori, con il contributo economico della Regione Marche, rientrano nell’ambito dei bandi InfratelInfratel Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo. Per maggiori informazioni visita il sito www.infratelitalia.it del piano BULBUL Si parla di banda ultra larga (in lingua inglese ultra broadband) quando la velocità di connessione effettiva in download è di almeno 30 Mb/s. Quando la velocità di connessione raggiunge o supera il Gb/s si parla genericamente di reti ultraveloci (in lingua inglese ultrafast networks). Per consentire queste velocità si devono utilizzare fibre ottiche al posto dei tradizionali cavi in rame, ragione per cui tali reti prendono il nome di reti di accesso ottiche (NGAN) o più semplicemente reti ottiche (NGN). per portare la banda ultra larga nelle aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga (zone meno popolate) tramite una nuova reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. pubblica, e vedono coinvolti in totale 217 comuni, sparsi in tutte le province, di cui 182 già con lavori conclusi. Nella provincia di Macerata la nuova infrastruttura è a disposizione di 32 mila famiglie in 32 comuni. Il piano è all’85% del completamento e verrà ultimato a fine anno con la chiusura degli ultimi 8 comuni. Per alcune unità immobiliari, specie nelle case sparse, la rete in banda ultra larga sarà disponibile in modalità FWAFWA Noto anche come "Wireless Local Loop" (WLL), l'FWA indica l’uso di soluzioni radio per coprire l’ultimo miglio verso le unità immobiliari disperse in zone a scarsissima densità di popolazione. Un’antenna principale, collegata tipicamente alla rete tramite fibra ottica, copre un territorio più o meno vasto dove su ciascuna unità immobiliare viene montata una antenna dotata di un apparato che trasforma il segnale radio e consente il collegamento della CPE (Customer Premises Equipment), il dispositivo elettronico utilizzato come terminale lato utente. (Fixed WirelessWireless Sono connessioni che utilizzano sistemi di trasmissione “senza fili” per connettere il dispositivo dell’utente alla rete. Tipici esempi sono 3G, 4G, Wi-Fi, WiMax. Access).
“Il nostro obiettivo è quello di ridurre il digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. nelle aree meno popolate delle Marche e la provincia di Macerata, ricca di piccoli borghi, da anni soffriva la mancanza di una infrastruttura in banda ultra larga – ha dichiarato Alessio Gasparrini, Coordinator Marche Open Fiber – Il tipo di tecnologia che oggi portiamo in questi borghi è la stessa delle grandi città e aprirà nuove possibilità allo sviluppo di questo bellissimo territori: pensiamo alla storica cartiera di Pioraco, alle zone cratere del sisma, alle tante aziende del tessuto produttivo, al Parco Archeologico di Urbisaglia, agli impianti sciistici di Pintura di Bolognola. Tutti siti che finalmente, grazie alla nostra banda ultra larga, posso proiettarsi nel futuro”.
“Ritengo che i risultati che stiamo ogni giorno ottenendo siano molto importanti per un territorio come quello della nostra regione, caratterizzato da tanti piccoli comuni. I servizi a banda ultra larga devono essere disponibili non solo nei centri più grandi, ma anche nei piccoli borghi, il progetto BUL si poneva questa finalità. Servizi di questo tipo sono necessari per evitare lo spopolamento dei comuni più piccoli, spesso localizzati nelle aree che hanno più problemi infrastrutturali o che sono stati colpiti più duramente da gravi calamità naturali quali il sisma. Proprio su questa parte del territorio abbiamo concentrato sforzi ed energie. Su questa infrastruttura leggera si basa la strategia del “borgo digitale diffuso”, ovvero il progetto bandiera del nostro documento strategico per la digitalizzazione l“Agenda di trasformazione digitale Marche” – ha commentato l’Assessore allo sviluppo economico e digitalizzazione Andrea Antonini e prosegue – “Nella riunione del comitato di indirizzo del 2 febbraio ho condiviso le linee salienti della prossima programmazione del Por Fesr per le imprese e per i territori. Possiamo finalmente parlare di servizi avanzati, abilitati dalla banda ultra larga, che costituisce un presupposto fondamentale per la competitività delle nostre imprese e per la valorizzazione dei nostri territori.”
Nelle aree nereAree Nere Si definiscono Aree Nere quelle a competizione di mercato in cui operano, o opereranno nel prossimo futuro, almeno due diversi fornitori di servizi di rete a banda ultra larga e la fornitura avviene in condizioni di concorrenza. (investimento privato) Open Fiber è presente con rete FTTH in tutte le principali città (Macerata, Ancona, Ascoli Piceno, Pesaro, Osimo, Civitanova Marche, San Benedetto del Tronto e Jesi) con oltre 134 mila unità immobiliari connesse e un investimento già effettuato di 41 milioni di euro.
Open Fiber è un operatore wholesaleWholesale Letteralmente “all’ingrosso”. Open Fiber è un operatore “wholesale”, ovvero opera esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a condizioni eque e non discriminatorie a tutti gli Operatori di mercato interessati. only: non vende servizi in fibra ottica direttamente al cliente finale, ma è attivo esclusivamente nel mercato all’ingrosso. Quando la rete sarà completata i cittadini interessati non dovranno far altro che contattare un operatore (tra quelli presenti sul sito www.openfiber.it) scegliere il piano tariffario e navigare a una velocità impossibile da raggiungere con le attuali reti in rame o miste fibra-rame. Quando l’utente ne farà richiesta, l’operatore selezionato contatterà Open Fiber, che a quel punto fisserà un appuntamento con il cliente, con l’obiettivo di portare la fibra ottica dal pozzetto stradale fin dentro l’abitazione. Al termine dell’operazione, l’utente sarà pronto a navigare alla velocità che andrà fino a 10 Gigabit al secondo, e beneficiare di servizi come lo streaming online in HD e 4k, il telelavoro, la telemedicina, e di tante altre opportunità generate dalla rete FTTH costruita da Open Fiber, che abilita una vera rivoluzione digitale.