Presentato nel comune toscano il progetto che vedrà l’implementazione di servizi digitali innovativi per l’efficientamento energetico, per il monitoraggio e la sicurezza del territorio ma anche per settori quali scuola, sanità e turismo
PITIGLIANO (GR), 4 luglio 2023 – Pitigliano come un vero e proprio “laboratorio a cielo aperto”. È questa la missione del progetto presentato questa mattina al Teatro Salvini, alla presenza del Sindaco Giovanni Gentili, di Paola Martinez, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Open Fiber, di Gian Piero Celata, presidente Cluster Nazionale Energia, di Stefano Pizzuti, responsabile Divisione Smart Energy dell’ENEA, di Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana, in una tavola rotonda moderata dal giornalista di QN-La Nazione, Tommaso Strambi.
Il progetto che prende il via oggi si inquadra nell’ambito delle attività di ricerca e sviluppo promosse da ENEA e Open Fiber in collaborazione con il Comune di Pitigliano con l’obiettivo di favorire l’innovazione dei modelli gestionali urbani con particolare riferimento ai piccoli Comuni. L’obiettivo condiviso è quello di promuovere lo sviluppo del Borgo Digitale implementando servizi di utilità per Comune e cittadini, tenendo conto del contesto del territorio e delle sue peculiarità. Premessa fondamentale è l’infrastruttura in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. (Fiber To The Home), realizzata da Open Fiber in qualità di Concessionario di InfratelInfratel Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo. Per maggiori informazioni visita il sito www.infratelitalia.it Italia, che permetterà di sviluppare servizi digitali e tecnologie che potranno poi essere replicate su altri comuni italiani con caratteristiche simili.
Si va dalla sperimentazione della realtà aumentataRealtà aumentata Una forma di realtà virtuale nella quale elementi informativi generati da un elaboratore vengono sovrapposti alla scena reale percepita da uno spettatore. Applicazioni basate sulla realtà aumentata presuppongono l’utilizzo di occhiali speciali o di dispositivi dotati di telecamera come uno smartphone, così da sovrapporre all’immagine della realtà figure, didascalie, diagrammi. Esempi sono applicazioni che disegnano il profilo delle costellazioni inquadrando le stelle nel cielo notturno, o giochi che immergono i personaggi nell’ambiente quotidiano, simulatori di arredamento per visualizzare mobili all’interno di abitazioni vuote, ecc. per valorizzare il patrimonio culturale fino all’applicazione del progetto PELL (Public Energy Living Lab) di ENEA a scuole, ospedali e impianti d’illuminazione pubblica, passando per edge computing ed efficientamento energetico. Di particolare rilevanza, vista la peculiarità tufacea del terreno, sarà il monitoraggio del territorio da parte dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, che prevede l’utilizzo della fibra ottica posata da Open Fiber come sensore distribuito per raccogliere informazioni tramite strumenti di precisione utilizzati da ENEA.
La giornata ha visto inoltre gli interventi di alcune aziende coinvolte nel progetto tra cui Eagleprojects, Università dell’Insubria, Centro di Ricerca Interdipartimentale Smarter, City Green Light, Nextworks, MAC, Nemea Sistemi, Sidora, Rebernig Supervisi oni/Trailslight, Enjob / Kerberos, Ressolar/Atlante/Ceress.
“Grazie a ENEA e Open Fiber – commenta il Sindaco di Pitigliano Giovanni Gentili – per questa importante opportunità di sviluppo. Con questo progetto Pitigliano si trasforma in un laboratorio sperimentale di servizi digitali innovativi, un luogo di ricerca avanzata e di apprendimento. Un’esperienza importante che può diventare un modello anche per altri borghi italiani”.
“Siamo felici di partecipare a questo progetto, che è un esempio pratico di come la fibra ottica sia abilitatore indispensabile di servizi innovativi non solo nelle grandi città ma soprattutto nei piccoli borghi, nell’ottica di realizzare una trasformazione digitale e sostenibile” commenta Stefano Mazzitelli, Direttore Mercato Business di Open Fiber. “Quello che da oggi inauguriamo a Pigliano, insieme agli altri partner, è un modello di standard di innovazione che puntiamo a replicare su larga scala negli altri comuni italiani con caratteristiche simili. Un modello grazie al quale le piccole realtà saranno in grado di prendere le migliori decisioni in ambiti come il controllo del territorio, il turismo o l’efficientamento energetico basandosi su raccolta e analisi di dati in tempo reale”.
“ENEA promuove da anni l’innovazione di modelli gestionali in contesti urbani e territoriali grazie alla possibilità di gestire grandi quantità di dati e a nuove soluzioni digitali per servizi sempre più efficaci ed efficienti”, dichiara Nicoletta Gozo della Divisione Smart Energy di ENEA. “In questo contesto Pitigliano rappresenta l’occasione per promuovere e mettere a punto una strategia nazionale d’innovazione dei borghi e dei piccoli comuni attraverso la definizione e la proposta di standard minimi d’innovazione e set di servizi ad oggi imprescindibili, oltre all’applicazione di soluzioni abilitanti e alla realizzazione di attività di supporto e formazione”.
“Per le attività di monitoraggio e ricerca sismologica attuate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) è molto importante poter disporre di questa tecnologia”, ha affermato Andrè Herrero, Coordinatore del Centro di Pericolosità Sismica dell’INGV (INGV-CPS). “Integreremo il fiber sensing ai sistemi già in uso, ovvero utilizzeremo la reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. in fibra ottica come sensore distribuito sul territorio, utile sia per il monitoraggio dei terremoti che delle frane”, ha concluso.
“Come Anci siamo felici di poter collaborare con Open Fiber in questi progetti importanti perché noi sindaci siamo il contatto più diretto col territorio e possiamo fare un gran lavoro per portare la fibra nei comuni più piccoli”, ha dichiarato Filippo Vagnoli, responsabile innovazione Anci Toscana.