14 Marzo 2023
  • Crescono ricavi (+24%) ed EBITDA (+18%)
  • Con oltre 1,5 miliardi di euro impegnati nell’anno, OF si conferma tra i maggiori investitori del Paese
  • L’AD Mario Rossetti: “Stiamo lavorando per dotare il Paese di un’infrastruttura all’avanguardia e sostenibile con priorità alla realizzazione delle Aree BiancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga
  • Via libera anche al Report di sostenibilità: tutela dell’ambiente e impegno sociale al centro del business aziendale

Roma, 14 marzo 2023 – Il Consiglio di Amministrazione di Open Fiber, presieduto da Barbara Marinali, ha approvato il Bilancio d’esercizio, il Bilancio consolidato e il Report di sostenibilità 2022. 

Il Gruppo Open Fiber ha raggiunto al 31 dicembre con la reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. a banda ultra larga una copertura di 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. e 2,5 milioni in FWAFWA Noto anche come "Wireless Local Loop" (WLL), l'FWA indica l’uso di soluzioni radio per coprire l’ultimo miglio verso le unità immobiliari disperse in zone a scarsissima densità di popolazione. Un’antenna principale, collegata tipicamente alla rete tramite fibra ottica, copre un territorio più o meno vasto dove su ciascuna unità immobiliare viene montata una antenna dotata di un apparato che trasforma il segnale radio e consente il collegamento della CPE (Customer Premises Equipment), il dispositivo elettronico utilizzato come terminale lato utente.) confermandosi operatore di rete in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. FTTH leader in Italia e tra i primi a livello europeo. 

Il Bilancio consolidato 2022 mostra numeri in crescita, sia sul fronte dei ricavi sia per quanto riguarda la marginalità. I ricavi ammontano, infatti, a circa 470 milioni di euro, in aumento (+24%) rispetto ai circa 380 milioni di fine 2021. L’EBITDA regista una crescita del 18%, dai circa 152 milioni di euro del 2021 a circa 179 milioni, con una marginalità che si attesta al 38%, pur scontando i costi per la partecipazione alla gara per il PNRR e l’avvio delle attività di costruzione negli 8 lotti aggiudicati nell’ambito del Piano Italia 1 GigaPiano Italia 1 Giga Il Governo italiano ha lanciato il Piano Italia 1 Giga con l’obiettivo di promuovere investimenti in reti a banda ultra larga per garantire a tutti una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della Gigabit society e del Digital Compass 2030. Attraverso questo Piano, l’Italia punta a garantire una velocità di connessione di almeno 1 Gbps in download e 200 Mbps (Megabit per secondo) in upload in tutto il Paese entro il 2026.   in 3.881 comuni. Il risultato netto è pari a circa -162 milioni di euro (circa -210 milioni del 2021). La posizione finanziaria netta ammonta a -4,6 miliardi di euro, di cui circa 660 milioni di prestiti soci, mentre gli investimenti effettuati nell’anno di riferimento sono oltre 1,5 miliardi di euro. 

Con 6,2 miliardi di euro già impiegati su un piano complessivo da oltre 15 miliardi, Open Fiber è tra le aziende leader in Italia per ammontare di risorse investite nel Paese. Il piano di sviluppo della rete ha visto nel 2022 una decisa accelerazione, in particolare sulle Aree Bianche dove si sono concentrati i maggiori sforzi: con circa 20 mila chilometri incrementali di rete costruita rispetto al 31 dicembre 2021, è stato realizzato oltre il 50% di quanto fatto sin dall’inizio del piano, per un totale di oltre 57 mila km sui circa 88 mila km complessivi del progetto. 

La commercializzazione dei servizi è aperta in 238 città grandi e medie (Aree NereAree Nere Si definiscono Aree Nere quelle a competizione di mercato in cui operano, o opereranno nel prossimo futuro, almeno due diversi fornitori di servizi di rete a banda ultra larga e la fornitura avviene in condizioni di concorrenza.) e in circa 4.700 comuni di piccole dimensioni (Aree Bianche, dove OF opera come concessionario pubblico), di questi ultimi circa 3.300 sono in FTTH. Dall’ingresso sul mercato di Open Fiber, nel 2017, l’Italia ha invertito la tendenza che l’aveva spinta verso il fondo delle classifiche europee sul digitale dopo anni di bassi investimenti. A testimonianza del risultato positivo sono i documenti ufficiali dell’Unione Europea e dell’AGCOM e i report prodotti dall’FTTH CouncilFTTH Council É una organizzazione europea fondata nel 2004 dalle maggiori industrie del settore allo scopo di accelerare la diffusione della connettività in fibra per tutto il continente. Conta più 150 membri tra operatori FTTH, produttori di apparati e istituzioni accademiche. L’FTTH Council punta a diffondere il Fiber to the Home visto come chiave per spingere lo sviluppo economico dell’area e per la costruzione di un futuro prospero e sostenibile.. In particolare, secondo l’ultimo rapporto DESI, la copertura FTTH dell’Italia è aumentata dal 34% al 44%, vicina alla media UE (50%). 

A fine 2022 il totale dei clienti attivi su rete OF era oltre 2,3 milioni. A settembre 2022, considerando i dati dell’ultimo Osservatorio AGCOM, l’FTTH di Open Fiber costituiva circa il 65% del mercato residenziale italiano. 

Con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la realizzazione dell’infrastruttura e fornire una soluzione concreta alla grave carenza di manodopera specializzata che interessa tutti gli operatori infrastrutturali, Open Fiber ha creato insieme al Gruppo Autostrade per l’Italia il consorzio Open Fiber Network Solutions, che sta assumendo e formando figure professionali specializzate nella costruzione di infrastrutture di telecomunicazioni in fibra ottica. Il Consorzio – le cui squadre sono operative dal primo semestre 2022 – al 31 dicembre 2022 impiegava oltre 500 tra risorse interne ed esterne. 

A conferma della validità del modello di business wholesaleWholesale Letteralmente “all’ingrosso”. Open Fiber è un operatore “wholesale”, ovvero opera esclusivamente nel mercato all’ingrosso, offrendo l’accesso a condizioni eque e non discriminatorie a tutti gli Operatori di mercato interessati. only, sono oltre 300 gli operatori nei settori delle TLC, del broadcasting, dell’energia e dell’e-learningE-learning Contrazione di Electronic Learning, noto anche come apprendimento online o teledidattica ovvero l’uso delle tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi, così come anche agli scambi in remoto e alla collaborazione a distanza. che hanno scelto Open Fiber come principale fornitore di infrastrutture e servizi. 

Il CdA ha inoltre approvato il Report di Sostenibilità 2022, il documento che per il terzo anno di pubblicazione descrive l’impegno di Open Fiber nel campo della sostenibilità, contribuendo all’innovazione tecnologica e alla creazione di valore condiviso sia attraverso il core business sia attraverso le relazioni strategiche con i fornitori, i partner commerciali, i territori, le università, i centri di ricerca e le istituzioni. 

Innovazione, transizione digitale sostenibile e impegno sociale sono i pilastri del piano di Open Fiber per dotare il Paese di un’infrastruttura tecnologicamente all’avanguardia che favorisca la crescita e la competitività dell’Italia” ha commentato Mario Rossetti, Amministratore Delegato di Open Fiber. “In un contesto globale complesso, caratterizzato da inflazione e grave carenza di manodopera, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario – anche internazionale – stiamo portando avanti un progetto ambizioso, che si è ampliato con la partecipazione al Piano Italia 1 Giga. Siamo fortemente impegnati nel completare la copertura di tutto il Paese con la rete a banda ultra larga, dando priorità alle Aree Bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente: grazie all’accelerazione impressa lo scorso anno, il 2023 sarà l’anno decisivo ai fini del completamento del Piano Bul nel 2024. Con questi obiettivi abbiamo già investito oltre 6 miliardi, e continuiamo a farlo, per costruire il futuro digitale del Paese”.  

Ufficio Stampa Open Fiber 

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