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Il Sud Italia corre con la fibra ottica: ogni anno nascono 7.500 imprese digitali

Il Sud Italia corre con la fibra ottica: ogni anno nascono 7.500 imprese digitali

Ogni anno in Italia nascono circa 7.500 imprese digitali, per lo più nel Mezzogiorno. Grazie anche all’impegno di Open Fiber, le PMI possono crescere e inserirsi sul mercato. 

Un vero e proprio boom di nascite… digitali! Dal 2020 ad oggi, in Italia sono state registrate oltre 7.500 imprese digitali ogni anno, gran parte delle quali nel Mezzogiorno. Lo conferma il team di data scientist di Infocamere nel report “2012-2021: dieci anni di imprese digitali in Italia”, presentato in occasione della decima edizione di Digital Meet

Il più grande festival italiano dedicato all’alfabetizzazione digitale per cittadini e imprese si è tenuto lo scorso ottobre e ci ha regalato una serie di sorprese interessanti, tra cui i risultati del suddetto studio, realizzato grazie a una collaborazione tra Infocamere e il team di Paolo Gubitta, Direttore scientifico dell’Osservatorio Professioni Digitali dell’Università di Padova

Lo studio, aggiornato al settembre 2022, si è focalizzato sull’analisi della crescita a livello nazionale di imprese impegnate in ambito digitale, vale a dire e-commerce, servizi internet, elaborazione dati e produzione software. 

Dieci anni di imprese digitali in Italia: il report di Infocamere

È davvero il ritratto di un’Italia tenace quello che emerge dal report di Infocamere, soprattutto se si tiene conto del periodo cui esso fa riferimento: prima la crisi economica, poi le problematiche dell’era Covid. Due dati in particolare meritano di essere messi in evidenza: 

  • I cittadini che hanno scelto di fare impresa hanno saputo cogliere le opportunità del digitale in un Paese per tradizione vocato alla manifattura. Nel corso del decennio 2012-2022, il numero di imprese digitali registrate è passato da circa 104mila a 146mila, con un incremento di oltre il 40%. Questo ha pressoché raddoppiato il peso relativo di queste imprese sul totale nazionale, portandolo dall’1,7% del 2012 al 2,4% dell’anno appena concluso. 
  • Una crescita che potremmo definire esponenziale si è verificata proprio nel corso degli ultimi due anni, in piena pandemia. Se fino al 2020 l’aumento dell’imprenditoria digitale in Italia procedeva a ritmo costante, con circa 3.400 imprese nate ogni anno, solo nell’ultimo biennio abbiamo assistito a un’impennata che ha fatto schizzare il dato a 7.500 nuove imprese all’anno, più del doppio rispetto al periodo precedente! 

Non è necessariamente una casualità: da una parte la pandemia ha messo alla prova molte realtà aziendali ma dall’altra ha anche mostrato ad aziende e cittadini quanto la digitalizzazione possa fare la differenza e contribuire a far girare il motore dell’economia. 

Difatti, la crescita ha interessato in particolare il settore e-commerce, che dalle 9.180 imprese del 2012 è passato a oltre 34mila nel 2022, con un incremento pari al 277%. Anche il settore della produzione software sembra in piena fioritura, con 54.297 imprese nel 2022, per un incremento del 25% rispetto a dieci anni prima. 

La crescita più alta è in Campania: +72% di imprese digitali in 10 anni

Altra interessante sorpresa venuta fuori dalla ricerca è la distribuzione locale delle nuove imprese digitali. 

Se la Lombardia mantiene stabile il suo primato di regione con il maggior numero di imprese digitali – ben 31.263 registrate nel 2022, per un aumento del 42,7% nel corso del decennio – è la Campania ad aver registrato la crescita più alta: dalle 8.396 imprese del 2012 è passata a oltre 14mila nel 2022, con un incremento del 72%. Questo ha portato la regione a conquistare il terzo posto in classifica nazionale per numero di imprese digitali, ospitandone il 10% contro il 7,9% di Veneto ed Emilia-Romagna.

Questo boom della digitalizzazione, inoltre, non è limitato alla Campania: l’intero Sud ha registrato una crescita notevole in ambito di imprenditoria digitale, particolarmente per quanto riguarda le PMI, che costituiscono la maggior parte delle aziende registrate nel Mezzogiorno impegnate nel settore digitale. 

Le imprese digitali ricuciono il Paese: il ruolo di Open Fiber

I redattori del report hanno dichiarato che le imprese digitali stanno “ricucendo” il Paese, mettendo in evidenza altri due vantaggi di questo processo di ripresa:

  • Un’impresa digitale necessita di minori investimenti di capitale per l’avvio, al contrario delle imprese manifatturiere che richiedono maggiori risorse fisiche. 
  • Le imprese digitali impiegano soprattutto capitale umano, e questo vuol dire che possono contribuire ad arrestare la fuga di cervelli dal nostro Paese, trattenendo talenti che altrimenti emigrerebbero altrove. 

Uno dei vantaggi principali di portare la banda ultra larga in tutte le regioni d’Italia è proprio mettere le piccole e medie aziende nella condizione di connettersi al resto del mondo e sviluppare il proprio business in un mercato dove la velocità di connessione fa la differenza. 

La rete FTTH è ad oggi il mezzo più efficace per la riduzione del digital divide che, fino a qualche anno fa, penalizzava aziende e realtà imprenditoriali situate nelle aree con carenza di infrastrutture a banda ultra larga. La fibra ottica, con la sua velocità di trasmissione fino a 10Gbps consente anche alle PMI di inserirsi in un mercato competitivo, dove farsi conoscere e avviare accordi con altre realtà indipendentemente dalla distanza fisica. 

La rete FTTH di Open Fiber favorisce la nascita delle nuove imprese digitali e ne supporta la crescita, e permette loro di adattarsi all’andamento del progresso tecnologico negli anni a venire, un progresso che non vediamo l’ora di scoprire. 

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