Il futuro è arrivato e viaggia sulla fibra. Nella nostra società interattiva e multitasking una rete internet affidabile e veloce è sempre più un bene primario. Se, fino a qualche anno fa una connessione ADSL era sufficiente per le attività quotidiane, adesso il passaggio alla fibra ottica è un passo obbligato per privati, aziende ed enti pubblici. Ma cosa vuol dire esattamente e perché la banda ultra larga è più vantaggiosa rispetto alla connessione a cui siamo abituati? Due parole: potenza e velocità.
Quando si parla di banda ultra larga ci si trova spesso davanti a un codice: Mbps, Megabit per secondo, che indica la velocità alla quale i dati vengono trasmessi. Si tratta di un dato molto importante per permetterci di svolgere più azioni contemporaneamente. Difficilmente ci troveremo in una situazione statica in cui guardiamo un film su qualche piattaforma online senza fare altro. Può succedere, infatti, che durante la visione, iniziamo a chattare con degli amici per commentare, scarichiamo documenti importanti di posta elettronica o, magari, ordiniamo qualcosa da mangiare con un’app. Se Internet non ha a disposizione una rete affidabile, inizierà a rallentare penalizzando molto la nostra esperienza.
Ma andiamo oltre. Se nell’esempio di prima abbiamo parlato di internet per scopi ricreativi, immaginate quanti vantaggi porterà la connessione ultraveloce in termini di produttività e servizi al cittadino. Cartelle cliniche elettroniche, monitoraggio in tempo reale dello stato di salute e lavoro da remoto sono già una realtà e nel futuro saranno la norma.
Banda ultra larga: la situazione nel nostro paese e il ruolo di Open Fiber
L’Europa è al passo coi tempi e punta sempre più su connessioni a banda ultra larga e digitalizzazione: sono questi gli elementi da potenziare per un futuro sostenibile e per l’innalzamento della qualità della vita. In questo scenario di dispositivi smart, e-health e servizi a portata di scroll, l’Italia si sta muovendo a una velocità sorprendente.
Non solo la rete in fibra è già diffusa sulla maggior parte del territorio nazionale, ma secondo lo Studio Idate presentato all’ultima FTTH Conference di Amsterdam, il trend di crescita del nostro paese in questo settore è il primo in Europa: +43,1% contro una media europea di poco più del 15%. Nel 2017 4,4 milioni di abitazioni avevano accesso alla banda ultra larga e alla fine del 2018 il numero era già salito a 6,3 milioni. Di queste, 3 linee su 4 sono di Open Fiber. Queste cifre testimoniano come il nostro paese stia puntando sull’innovazione. Si guarda al futuro con numeri sempre più alti, servizi più efficienti e soprattutto meno spreco di risorse e più sostenibilità.
Open Fiber riveste in questa crescita un ruolo cruciale: non solo si sta occupando del potenziamento della rete in fibra ottica su tutto il territorio nazionale, ma sta realizzando una rete FTTH, Fiber To The Home. Questo vuol dire che la fibra ottica di Open Fiber raggiungerà gli utenti direttamente nelle proprie abitazioni, senza la perdita di banda che si verifica nelle reti Fiber to The Cabin, dove la fibra ottica si ferma agli armadietti stradali, che a volte distano anche centinaia di metri dal router dell’utente finale.
Attualmente 1 azienda su 3 ha già una connessione FTTH e può utilizzare al meglio tutte le piattaforme tecnologiche offerte dal web: conservazione sicura dei dati tramite cloud computing, accesso alle risorse grazie all’internet of things, raggiungimento dei clienti in maniera più efficace con l’analisi di big data e l’intelligenza artificiale. Vantaggi simili sono a disposizione delle scuole: apprendimento interattivo e accesso rapido alla conoscenza incidono sulla qualità dell’istruzione e di conseguenza sulle successive possibilità lavorative degli studenti, oltre a una più approfondita comprensione del mondo.
Questi orizzonti sono la chiave per una società più felice e sostenibile, ed è per questo che Open Fiber investe su di essi.