Come è cambiato il mondo delle telecomunicazioni nel corso dei secoli e quali sono i nuovi orizzonti aperti dalla fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.? Scopriamolo insieme.
Oltrepassare i propri limiti è caratteristico della specie umana. La capacità di utilizzare l’ingegno per realizzare sogni millenari, come quello di volare o di comunicare con una persona all’altro capo del mondo, da sempre modella la nostra società instradandola lungo i binari del progresso. È proprio per celebrare una delle pietre miliari di questa evoluzione tecnologica che, a partire dal 1969, il 17 maggio è ufficialmente dedicato alle telecomunicazioni e alla società dell’informazione.
La Giornata Internazionale delle Telecomunicazioni e della Società dell’Informazione ci sta particolarmente a cuore, essendo questo il campo nel quale siamo specializzati e lavoriamo ogni giorno. Ed è per questo motivo che vogliamo approfondire l’argomento.
Come è cambiato il mondo delle telecomunicazioni nel corso dei secoli e qual è stato il ruolo delle nuove tecnologie nello sviluppo delle attività quotidiane? Parliamone insieme:
- La comunicazione per l’uomo, un atto necessario
- La comunicazione a distanza come misura del progresso
- La rivoluzione di internet
- La necessità di abbattere il digital divide
La comunicazione per l’uomo, un atto necessario
Comunicare è una necessità fondamentale: è chiaro sin dalla primissima infanzia, quando suoni e vocalizzi permettono ai nostri genitori di comprendere e agire per soddisfare i nostri bisogni primari. Man mano che cresciamo e diventiamo indipendenti, i motivi per cui comunichiamo cambiano ma la necessità di farlo non viene mai meno: che si tratti di collaborare con altri individui per il raggiungimento di uno scopo comune o della semplice espressione di sé, comunicare resta un atto insito nella nostra natura.
La comunicazione a distanza come misura del progresso
Vale per i singoli quanto per la società: a cominciare dai segnali di fumo e dalle classiche missive, nel corso dei secoli abbiamo sviluppato tecnologie sempre più efficaci per rendere le comunicazioni più chiare, veloci e a lungo raggio.
La vera spaccatura, in tal senso, è arrivata tra il XVIII e il XIX secolo, grazie all’invenzione del telegrafo: per la prima volta i messaggi erano affidati a una macchina capace di trasmetterli da un capo all’altro dell’oceano in tempo reale. Un’innovazione talmente importante che i rappresentanti di ben 20 Stati diversi si riunirono a Parigi per firmare una Convenzione Internazionale del Telegrafo.
Era il 17 maggio 1865, data campale adottata oltre un secolo dopo dall’ONU per celebrare le telecomunicazioni e il progresso della nostra società in tale ambito.
Tutto quello che è venuto dopo è stato un continuo perfezionamento di tecnologie sempre più performanti che si sono susseguite a ritmi sempre più serrati: il telefono, poi la radio, quindi la televisione, infine le moderne reti di computer e la rivoluzione digitale.
La rivoluzione di internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni.
A seguito della diffusione di internet, nel 2006 è stata istituita la Giornata della Società dell’Informazione, che è andata ad affiancarsi alla Giornata delle Telecomunicazioni, esattamente come il web ha prima affiancato e poi sostanzialmente riscritto il nostro modo di intendere le comunicazioni a distanza.
Da quando internet è diventato il mezzo preferenziale per lo scambio di informazioni nella società moderna, il concetto stesso di comunicazione a distanza si è arricchito di nuove e fondamentali sfumature. Non si tratta più soltanto di essere aggiornati in tempo reale sui più recenti avvenimenti o di coltivare rapporti personali che resistano alla lontananza.
Si tratta della possibilità di cogliere – o del non poterlo fare – occasioni di crescita personale, lavorativa e sociale.
La necessità di abbattere il digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più.
Internet, già da molto tempo, non è più solo un luogo dove chattare o discutere di interessi condivisi ma un mezzo che permette di studiare, lavorare, farci conoscere, reperire informazioni e usufruire di servizi fondamentali come la telemedicina o i pagamenti online. È il luogo dove i progetti più innovativi vengono discussi e messi in pratica, dove il lavoro si cerca, si crea e si condivide.
È un’estensione, è proprio il caso di dirlo, della vita reale, e questo vuol dire che non farne parte significa non avere accesso a una porzione sostanziale del nostro mondo, con tutti gli svantaggi che ne conseguono.
Questo ci ha messo davanti a due sfide. La prima: implementare tecnologie performanti che permettessero una navigazione fluida, veloce e in grado di supportare lo scambio di sempre più corpose quantità di dati. La seconda: fare in modo che tutti potessero usufruire di queste tecnologie, ovvero abbattere il digital divide.
Noi di Open Fiber abbiamo deciso di raccogliere entrambe le sfide rispondendo con una soluzione unica per risolverle: la fibra ottica.
Grazie alle sue ineguagliate capacità di trasmissione, fino a 10 GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. di dati al secondo, la fibra ottica è attualmente la soluzione più veloce e affidabile per navigare senza ritardi o interferenze dovute alle condizioni esterne.
È una tecnologia che ha aperto nuovi orizzonti e possibilità in molti ambiti. La connessione ultraveloce è alla base di realtà come le smart city, dove il mezzo digitale è integrato in strutture e dispositivi di comune utilizzo in grado di interagire tra loro per offrire ai cittadini servizi di livello superiore.
Fare in modo che tutti possano vivere una quotidianità come questa è il motivo per il quale portiamo avanti la costruzione della più grande infrastruttura in FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. in Italia.
E, mentre ci avviciniamo sempre più alla realizzazione di questo sogno digitale, non ci resta che augurarvi una buona Giornata delle Telecomunicazioni.