Cosa vuol dire portare la fibra ottica su un’isola? In occasione del Marefestival abbiamo incontrato gli abitanti di Salina per farcelo raccontare.
Sulle panchine in Piazza della Chiesa a Pollara nell’isola di Salina, il timido Mario Ruoppolo trascorre il suo tempo in compagnia del poeta Pablo Neruda: è questa la scena raffigurata in un murale che immortala la letteraria amicizia splendidamente messa in scena da Massimo Troisi e Philippe Noiret nel film “Il postino”. E proprio all’indimenticato attore napoletano è dedicato il Marefestival, kermesse di punta dell’estate sull’isola, alla quale Open Fiber ha partecipato in qualità di Sponsor.
Il Marefestival Salina Premio Troisi è giunto quest’anno alla sua XI edizione: dal 23 al 25 giugno l’evento ha ospitato diverse attività, tra cui la proiezione di lungometraggi, corti e documentari, incontri con attori e registi, concerti, interviste e presentazioni di libri; una manifestazione, questa, che rappresenta un evento culturale di rilievo per tutto l’arcipelago e che quest’anno ha visto la partecipazione di grandi personalità della settima arte come Neri Parenti, Ricky Tognazzi, Paolo Conticini, Simona Izzo e Lunetta Savino.
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Grazie a Open Fiber, oggi Salina è a tutti gli effetti una smart island e i cittadini sono in grado di svolgere molti compiti che prima erano impossibili da portare a termine a causa del digital divide.
In occasione del Marefestival, abbiamo deciso di incontrarne gli abitanti e farci raccontare cosa ha rappresentato l’arrivo della fibra ottica per la vita quotidiana dell’isola.
Il Marefestival viaggia a banda ultra larga
Massimiliano Cavalieri, Direttore Artistico del Marefestival, racconta il cambiamento rappresentato dall’arrivo della banda ultra larga: “Open Fiber è un amico, un compagno di viaggio che ormai da quattro anni è con noi ed è presenza immancabile. È un’azienda necessaria perché ha quell’elemento di tecnologia, di futuro, che è la linfa vitale di manifestazioni del genere. È un punto di arrivo – perché internet in fondo lo è – ma anche un punto di partenza, perché bisogna pensare social, pensare 2.0 e, grazie a Open Fiber, riusciamo a farlo nella nostra manifestazione su un’isola, che è un territorio penalizzato, marginalizzato proprio in quanto isola, ma anche bello per questo”.
Cittadini, aziende e Istituzioni di Salina utilizzano la rete FTTH di Open Fiber
“La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve”, sosteneva Mario Ruppolo contro un perplesso Neruda, anticipando senza saperlo quell’idea di condivisione che è la linfa dell’era digitale.
Il concetto è ben chiaro a tutti e lo espone Francesco Fenech, Titolare dell’Azienda Agricola Fenech di Malfa, uno dei principali produttori di Malvasia dell’arcipelago, che ha accolto con grande entusiasmo l’incontro tra tradizione e innovazione che ha interessato l’isola negli ultimi anni: “La tecnologia ha aiutato molto. Pensate che, in passato, io e mio padre facevamo la Malvasia con i piedi! Mio padre aveva costruito un’arpa che sgrappolava l’uva a mano. Ci si sporcava molto, ma era un modo per non rovinarla. Poi si pressava con un torchio a salterelli e successivamente siamo passati al torchietto idraulico. Oggigiorno, se non si investe in tecnologie e attrezzature moderne, anche a livello enologico, il risultato è un vino non eccellente. La tecnologia deve andare di pari passo: la vendita online, le fiere, Facebook, Instagram, e tutti questi strumenti permettono di farti conoscere. La rete di Open Fiber funziona!”.
Immancabili i vantaggi anche per chi lavora in ambito tecnico. Michele Caccetta, Responsabile Tecnico di una officina meccanica a Leni, ci ha raccontato i vantaggi dei servizi da remoto nel suo lavoro: “In ambito lavorativo abbiamo visto un cambiamento epocale! Prima non potevamo utilizzare software che richiedessero aggiornamenti troppo spesso: dovevo prendermi alcuni giorni ogni mese nei quali bloccavo completamente l’attività lavorativa per dedicarmi solamente all’aggiornamento software. Anche la teleassistenza o qualsiasi utilizzo di canali o di attrezzature online era preclusa prima dell’arrivo della fibra ottica. Questo cambiamento ci ha permesso di lavorare con tempistiche molto rapide, di essere al passo coi tempi, di avere tutti gli aggiornamenti giornalieri in un brevissimo lasso di tempo. Anche i nostri fornitori se ne sono accorti, soprattutto per l’assistenza! Prima era un dramma, oggi ci fanno i complimenti per la velocità, per la stabilità della linea, perché li mettiamo in condizione di fare un lavoro eccezionale nel tempo che riteniamo più giusto”.
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