Si è svolta oggi, lunedì 25 maggio, la tavola rotonda virtuale di apertura del Business Tech Forum promosso da Il Sole 24 Ore. L’incontro ha avuto come protagonisti Stefano Buffagni, Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Elisabetta Ripa, AD Open Fiber, Fabio Spoletini, Country Manager Oracle Italia, Carlo Tamburi, Direttore ENEL Italia e Massimiliano Giansanti, Presidente di Confagricoltura.
Nel dibattito, moderato da Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore, si sono affrontati diversi temi con un focus sulla ripartenza del sistema Italia dopo l’emergenza Coronavirus. Durante gli interventi si è convenuto sull’importanza di semplificare la burocrazia e dotare il Paese di un’infrastruttura digitale in grado di raggiungere e di garantire prestazioni adeguate a tutte le famiglie, le imprese e le sedi della pubblica amministrazione. Tale assunto si sposa bene con la mission di Open Fiber che sta realizzando una reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. in tutta Italia: con investimenti privati nelle grandi città e con impiego di risorse pubbliche nelle cosiddette aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga.
Elisabetta Ripa, amministratore delegato Open Fiber: “Sono emersi importanti spunti durante la conversazione. Il viceministro allo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, ha sottolineato la necessità di semplificare l’iter burocratico per quelle attività considerate strategiche per il Paese tramite un sistema di autocertificazioni. Guardiamo quindi con fiducia al futuro e alle prossime azioni di governo per trovare soluzioni che rendano più semplice un roll-outRoll-out Il rilascio progressivo secondo un piano di tutti gli elementi di una infrastruttura complessa, come, ad esempio, una rete in fibra ottica. più rapido di quella che è una delle più importanti opere per l’Italia. Open Fiber si sta impegnando ulteriormente per allargare il perimetro del suo piano ed avere quella flessibilità necessaria a garantire il diritto di accesso ad una rete internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. di ultima generazione, siamo certi che grazie alla collaborazione tra pubblico e privato riusciremo più rapidamente nell’impresa che ci siamo prefissati”.
Open Fiber ha aggiornato il suo piano industriale ampliando gli obiettivi di copertura per realizzare la rete di cui l’Italia ha bisogno e che sarà a prova di futuro per i prossimi 50 anni.
Open Fiber è in attesa che i cda di entrambi i suoi soci, Enel e Cdp, concludano l’iter di approvazione dell’aumento di capitale deciso assieme al nuovo piano industriale varato nei giorni scorsi. È un tempo tecnico ma che definirà l’esatto ammontare dell’intervento. Intanto Elisabetta Ripa ha spiegato in una intervista ad Affari & Finanza di Repubblica a cosa sono destinate le nuove risorse: “L’aggiornamento del piano si muoverà lungo tre direttrici: l’ampliamento delle coperture alle aree grigie e distretti industriali, l’accelerazione nelle aree oggetto di intervento e infine i nuovi servizi legati alla connettività”.