Roma, 4 ottobre 2017 – Portare una didattica con contenuti e metodi innovativi in tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado del Paese, ma soprattutto formare una nuova generazione di insegnanti e di cittadini consapevoli della propria identità digitale, in grado di usare il web come strumento di inclusione, condivisione e integrazione, anche nei confronti di chi non parla la stessa lingua e non ha la stessa cultura. È l’ambizioso obiettivo del progetto “RICONNESSIONI: EDUCAZIONE AL FUTURO”, sostenuto dalla Compagnia di San Paolo e realizzato attraverso il suo ente strumentale, la Fondazione per la Scuola in collaborazione con Open Fiber. Durante la presentazione interverranno Francesco Profumo, ex Ministro dell’Istruzione e Presidente della Compagnia di San Paolo, e Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber.
“Riconnessioni è il più grande progetto di innovazione infrastrutturale e didattica nella scuola pubblica italiana, in questa prima sperimentazione, sono coinvolti circa 100.000 studenti, 2.000 insegnanti e 350 plessi scolastici, ed è promosso dalla Compagnia di San Paolo, con una innovativa forma di partenariato pubblico-privato con la partecipazione del MIUR, del Comune di Torino e della Regione Piemonte. Il modello nasce a Torino, come risposta all’affermazione: “L’era dei robot non brucia posti di lavoro, già oggi nel mondo ci sono decine di milioni di posti di lavoro non coperti e nel futuro saranno molti di più, ma mancano le conoscenze e le competenze adeguate per i nuovi lavori e servono un modello educativo e contenuti diversi da quelli della tradizione, fin dalla scuola primaria.”. Il prototipo è replicabile in ogni territorio del nostro Paese: un approccio olistico che si propone di eliminare le barriere fisiche e culturali che impediscono alle scuole di rinnovarsi. Riconnessioni agisce su due piani: il primo riguarda l’innovazione degli spazi (l’aula 2030), dei tempi dell’apprendimento e la formazione di nuove professionalità per i docenti, il secondo sviluppa un nuovo modello di reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. di scuole in grado di sostenere efficacemente una nuova didattica personalizzata e interattiva in risposta ad un mondo del lavoro che sta cambiando velocemente ” afferma Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo.
“Rivoluzione digitale, intelligenza artificiale, globalizzazione pongono il sistema educativo, a partire dalla scuola pubblica, di fronte a una sfida inedita: tra vent’anni, più di metà dei posti di lavori saranno in lavori che ora non esistono, e buona parte degli altri sarà stata rivoluzionata dalle tecnologie digitali e dalla robotica. La scuola era abituata a fornire le competenze per lavori noti e per lo più consolidati nelle loro tecniche e modalità organizzative. Ora deve formare a saper fare o perfino inventare lavori nuovi e inediti. InternetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. e le tecnologie digitali offrono strumenti nuovi e potenti per questa rivoluzione della organizzazione e della didattica scolastica. La prima condizione abilitante è però quella di disporre in tutte le scuole di accessi alla rete veloci, simmetrici, affidabili, a bassa latenzaLatenza Indica il lasso di tempo che intercorre tra la stimolazione di un sistema e l’osservazione dell’effetto che ne risulta. Nelle telecomunicazioni per estensione indica il tempo che occorre ad un pacchetto di dati per viaggiare dal computer sorgente a quello di destinazione., e non limitati nel numero dei partecipanti, condizione che oggi solo una rete interamente in fibra può assicurare. L’obiettivo di Open Fiber, in linea con il Piano Banda Ultra Larga del Governo, è soddisfare questa condizione, che in Italia ancora manca. Ma occorre poi che il Paese sia in grado di sfruttare a pieno le potenzialità di questa rete a prova di futuro (e del 5G che ne sarà il naturale complemento). Per ciò, Metroweb prima e ora Open Fiber (nella quale Metroweb è confluita) hanno immediatamente colto la straordinaria importanza di Riconnessioni e offerto la loro collaborazione, a Torino e ovunque in Italia si vorrà replicare questo progetto davvero cruciale per il futuro del nostro Paese”, dichiara Franco Bassanini, Presidente di Open Fiber.
Riconnessioni si propone di definire un nuovo paradigma dell’insegnamento, con centralità sulle conoscenze e competenze necessarie per le future generazioni di studenti, che ruoti attorno ai concetti di inclusione, creatività e innovazione. L’obiettivo è quello di rinnovare il sistema educativo italiano, valorizzando le ottime sperimentazioni che sono state sviluppate nel corso degli anni e portando le migliori esperienze a livello di sistema nazionale, per far sì che possa rispondere velocemente ai cambiamenti della società e del mondo del lavoro, senza perdere i valori della nostra scuola e della tradizione culturale del sistema educativo italiano, in molti casi esempio replicato anche fuori dai confini nazionali. L’accesso ad Internet e un suo utilizzo come strumento di innovazione, è il presupposto per qualunque discorso sull’innovazione della scuola e di conseguenza della società.
Circa 10 milioni di euro l’investimento in 3 anni, per la realizzazione dell’infrastruttura che porterà la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. in 350 plessi scolastici dell’area metropolitana di Torino, per poi estendere il modello in tutta l’Italia. Una rete su cui l’intero Paese potrà contare per i prossimi 30 anni. Nel piano, che coinvolgerà 100mila studenti entro il 2018, anche un ciclo di formazione specialistica per 2.000 docenti, con 5.000 ore di attività tra aula e laboratori.
Un progetto in larga scala, che parte da Torino per consegnare un modello a tutto il Paese, con un approccio sistemico, che prevede l’alleanza tra la Compagnia di San Paolo, le istituzioni scolastiche, i diversi livelli di governance (dal Comune al Ministero), i cittadini e le imprese, in grado di abbracciare ogni aspetto del piano: dalla realizzazione dell’infrastruttura in fibra ottica, a cura di Open Fiber – che si è impegnata a completare le infrastrutture dell’area pilota entro il 2018, – alla formazione dei docenti per fornire loro le basi di un metodo di insegnamento nuovo ed inclusivo.
Quattro i livelli di intervento previsti. Il primo livello è quello di connettere ad una rete in fibra ottica di ultima generazione tutte le scuole, con una connettività a 10Gbts in ogni edificio scolastico. Il secondo riguarda l’infrastruttura di connessione interna ad ogni plesso scolastico, per connettere ogni aula. Il livello successivo riguarda la riprogettazione e la digitalizzazione dei processi scolastici per valorizzare i dati e sviluppare nuovi servizi e nuove professionalità nella scuola. Tutto ciò apre la strada al quarto livello di intervento, cuore del progetto, lo sviluppo di una didattica innovativa, nei metodi ma anche nei contenuti, che sia in grado di far fronte a classi sempre più multietniche e a una società sempre più complessa.
A questo scopo Riconnessioni prevede uno specifico percorso di formazione per i docenti, attraverso master e workshop interattivi, con la partecipazione di esperti nazionali e internazionali, pensato non solo per acquisire competenze digitali, ma per elaborare un nuovo modello pedagogico e un nuovo approccio all’insegnamento. Particolare attenzione sarà data alle potenzialità della rete come strumento di apprendimento, ma anche di inclusione sociale e culturale. Un altro tema centrale sarà quello dell’educazione alla cittadinanza digitale, a partire dalle questioni legate alla privacy e alla sicurezza dei dati, fino alla verifica delle fonti (contro l’imperversare delle fake news) e al contrasto del cyberbullismo.
Il percorso di formazione degli insegnanti è strutturato come una serie di workshop interattivi, co-gestiti e progettati dagli stessi docenti coinvolti, in modo che ogni scuola possa sviluppare in maniera autonoma i propri strumenti di digitalizzazione e innovare i propri processi organizzativi, fino ad uscire dalle mura scolastiche per arrivare a coinvolgere i genitori in uno spazio di confronto e di informazione per le famiglie.
Il progetto ha già raccolto l’interesse di molte città come Genova, Palermo, Napoli, Cuneo e Bari.