- Il contratto permetterà a Open fiber di utilizzare le infrastrutture di reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. di Fibercop nelle aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga per un controvalore superiore ai 200 mln di euro
- Tim metterà a disposizione la fibra VHCN di Open Fiber ad almeno 500 mila clienti nelle aree bianche
- Mario Rossetti, AD di Open Fiber: “Nuova pagina di costruttiva collaborazione nell’interesse del Paese e delle aziende”
- Pietro Labriola, AD di TIM: “Orgoglioso per accordo, rappresenta un ulteriore passo avanti della nostra strategia di valorizzazione degli asset”
Roma, 13 maggio 2022
Open Fiber, TIM e FiberCop hanno siglato un accordo commerciale che consente il riutilizzo delle infrastrutture di rete nelle cosiddette aree bianche, in cui è stata finanziata con fondi pubblici la realizzazione in regime di concessione di una infrastruttura di TLC.
L’intesa inaugura una nuova fase di relazioni tra i principali operatori infrastrutturali italiani e punta ad un più efficiente utilizzo delle risorse, nell’ottica di un’accelerazione della copertura del Paese con reti VHCN (Very High Capacity Network).
Nelle aree bianche – dove Open Fiber si è aggiudicata i tre bandi pubblici indetti da InfratelInfratel Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo. Per maggiori informazioni visita il sito www.infratelitalia.it – l’accordo prevede che Open Fiber acquisti da FiberCop, per un controvalore complessivo superiore ai 200 milioni di euro, il diritto d’uso (IRU) per infrastrutture aeree e collegamenti d’accesso alla casa del cliente. Al tempo stesso, TIM si impegna a mettere a disposizione dei propri clienti nelle aree bianche la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. di Open Fiber. Ciò consentirà di attivare su rete Open Fiber almeno 500 mila clienti che chiederanno di utilizzare la tecnologia FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. (Fiber To The Home).
Tale accordo permetterà, inoltre, a Open Fiber di accelerare significativamente le fasi di costruzione della rete (creation) e di attivazione delle connessioni (delivery) nelle aree bianche, in linea con gli obiettivi del piano industriale approvato lo scorso 3 dicembre, che riserva alle aree in concessione una parte significativa delle risorse disponibili. Più efficienza nell’utilizzo delle infrastrutture e del fattore lavoro significa non solo accelerare la cablatura del Paese dove già prevista, ma anche liberare risorse da destinare agli ulteriori piani di sviluppo previsti dal PNRR.
Mario Rossetti, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Open Fiber: “Siamo molto soddisfatti dell’intesa raggiunta che apre una nuova pagina di costruttiva collaborazione nell’interesse reciproco e del Paese. Si tratta, infatti, di un accordo reso ancora più significativo dall’attuale contesto caratterizzato da scarsità di manodopera e aumento dei prezzi delle materie prime: rendere gli investimenti più rapidi ed efficienti è non solo razionale ma anche necessario. In particolare, le aree bianche sono per noi il punto focale su cui si concentra l’attività dell’azienda, considerando i rilevanti impatti socio-economici che derivano dalla riduzione del digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. nelle aree interne, attraverso la realizzazione del Piano Bul”.
Pietro Labriola, Amministratore Delegato e Direttore Generale di TIM: “Sono orgoglioso per questo accordo, che rappresenta un ulteriore passo avanti nell’esecuzione della nostra strategia di valorizzazione degli asset. Grazie a questa operazione creiamo una nuova fonte di ricavi, generando valore per il Gruppo e i suoi azionisti. L’accordo rappresenta, inoltre, una risposta concreta all’esigenza di connettività di cittadini, imprese e Amministrazioni locali che fino ad oggi non hanno avuto accesso alle opportunità e ai benefici del digitale. Questa partnership dimostra, infine, quanto sia fondamentale avere un dialogo aperto e collaborativo con gli altri operatori, in un mercato sempre più competitivo e strategico per il Paese”.
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