gamification
Gaming
15 Aprile 2022

Creatività, problem solving e lavoro di squadra: ecco come le tecniche del gaming aiutano a stimolare le lezioni in classe.

I guerrieri di livello 70, che un tempo erano visti come nerd, hanno collezionato una notevole serie di abilità nel corso delle loro avventure virtuali. E non parliamo solo di conoscenza dell’inglese (la lingua utilizzata per la quasi totalità delle interazioni su multiplayer) ma anche di soft skills, abilità fondamentali soprattutto nell’ambiente lavorativo. 

Da un po’ di tempo a questa parte, infatti, tra le attività di formazione per scuole e aziende, è comparsa una nuova parola: gamification

Scopriamo insieme qualcosa in più su questa nuova frontiera del learning: 

Il significato di gamification

Il termine gamification deriva dall’inglese game, “gioco”, e potrebbe essere tradotta con ludicizzazione.  Le nuove tendenze della didattica prendono sempre più in considerazione le potenzialità offerte dal videogioco come mezzo di apprendimento. In un mondo in cui i bambini sono già in grado di utilizzare tablet e smart device, la scuola non può fare a meno di adattarsi alla rivoluzione digitale e cogliere le opportunità che offre. 

La gamification consiste nell’utilizzare attività e dinamiche tipiche del videogioco allo scopo di stimolare il raggiungimento di obiettivi e, così facendo, favorire l’esercizio di abilità specifiche e consolidare il lavoro di squadra. Il cosiddetto game based learning è ormai un’attività popolare in contesti didattici o aziendali, sempre più utilizzata come mezzo di apprendimento. Non si tratta, quindi, di rendere giocosa la lezione ma di impegnare gli studenti in un’attività videoludica vera e propria, traslando al suo interno gli obiettivi tipici dei programmi scolastici, anche per le materie tradizionali. 

Gaming: quali sono i vantaggi? 

I vantaggi del gaming sono molteplici: stimolano la logica, il pensiero laterale, l’apprendimento e lo sviluppo delle soft skills. Per questi motivi la pratica della gamification è largamente utilizzata, tanto da divenire oggetto di case study in diverse istituzioni scolastiche. Ma la pratica della gamification è davvero così efficace anche nei contesti scolastici? Scopriamolo

Gamification a scuola: trasformare obiettivi di gioco in obiettivi di apprendimento

Ogni videogame che si rispetti, dai “punta e clicca” (una classe di giochi in cui è possibile controllare un personaggio esclusivamente tramite l’ausilio del mouse) ai real-time strategy e alle avventure grafiche, prevede il raggiungimento di un obiettivo. Il giocatore deve quindi escogitare il modo per superare gli ostacoli che lo separano dal goal finale, ricorrendo a strategie di risoluzione dei problemi. Se quindi il miglioramento delle abilità di problem solving è il vantaggio più evidente dell’attività videoludica, ci sono anche altri benefici che rendono il gioco ancora più interessante. 

Uno di questi è la solidità delle nozioni apprese in un ambiente ludico: secondo sociologi e pedagoghi di rilievo come Vygotskij e Piaget, gli insegnamenti che interiorizziamo derivano per il 70% dalle attività pratiche, mentre solo il 10% viene acquisito tramite didattica frontale.

Inoltre, molti videogame non prevedono un’unica soluzione alle sfide proposte, stimolando la creatività del giocatore. In tanti RPG (dall’inglese role-playing game, ovvero “gioco di ruolo”) ad esempio il giocatore può scegliere il proprio stile di combattimento e di interazione. Alcuni videogame, invece, permettono di effettuare nuovamente le stesse sessioni di gioco. Il giocatore può quindi strutturare una strategia d’azione diversa e cambiare così l’evoluzione dell’avventura. Non meno importante è poi la modalità di gioco multiplayer, in cui più persone partecipano contemporaneamente suddivisi in squadre all’interno delle quali sono definiti specifici ruoli per ciascun giocatore, come in un vero e proprio team. Un buon lavoro di squadra, come sempre, è fondamentale per raggiungere ottimi risultati!

Perché i videogiochi sono così motivanti?

Gamification e apprendimento vanno di pari passo: abbiamo parlato di problem solving, creatività e lavoro di squadra, tre dei principali vantaggi dell’utilizzo del gaming a scuola. Ma queste caratteristiche potrebbero essere allenate anche senza ricorrere ai videogame. Perché, allora, un sistema che già prevede l’esercizio di queste abilità dovrebbe cambiare? 

Partiamo dal principio e cerchiamo di capire in che modo i videogame riescono a catturare la nostra attenzione e, spesso, anche il nostro cuore. 

Ciò che sta alla base dell’apprendimento è la motivazione. Il modello strutturale dei videogiochi premia il raggiungimento degli obiettivi con ricompense e contenuti speciali, stimolando la prosecuzione dell’attività. Non solo: scalando i livelli all’interno del gioco, le quest (missioni) si fanno sempre più difficili. Più giochi, più diventi bravo. Più diventi bravo, più la difficoltà aumenta. Si crea una progressione che porta il giocatore a crescere e affinare sempre di più le proprie abilità

Secondo lo psicologo Mikaly Csikszentmihalyi, questa progressione interna è fondamentale affinchè la pratica della gamification sia efficace da un punto di vista didattico. Perché il flow experience di gioco sia ottimale, l’allievo non deve sentirsi frustrato da obiettivi al di fuori della sua portata o annoiato da dinamiche ripetitive. La chiave per continuare a essere focalizzati sulla sfida è dedicarsi a un compito che abbia un obiettivo chiaro e alte possibilità di essere completato senza eccessiva difficoltà. 

In alcuni casi, sbloccando determinati obiettivi, i giocatori acquisiscono dei badge che possono essere mostrati nel proprio profilo online. È un sistema che offre riconoscimento immediato per i propri sforzi, e per questo altamente motivante. 

Un’ulteriore caratteristica dei videogame è la possibilità di creare un proprio avatar, un personaggio il cui nome e aspetto sono personalizzati dal giocatore stesso. Questo permette di proiettare parte della propria identità nell’avatar oppure, al contrario, di forgiare un avatar totalmente diverso dalla propria personalità, divertendosi a scoprire varie identità e approcciando il gioco da prospettive sempre diverse. 

Come portare i videogiochi videogame a scuola

Cosa succede nella scuola tradizionale? Molte volte i ragazzi devono aspettare lungo tempo prima di conoscere i risultati dei propri compiti in classe o dei progetti realizzati. In più, i voti ottenuti assumono rilevanza solo alla fine dell’anno, quando viene elaborata la media finale. Non solo: spesso per gli studenti è difficile riuscire a comprendere quanto siano migliorati e cosa effettivamente abbiano appreso nel corso dell’anno. La domanda “A cosa mi serve questo nella vita?” è sempre dietro l’angolo quando si parla di scuola. 

Con un sistema che prende spunto dai videogame, invece, il meccanismo di conquista e riconoscimento è pressoché istantaneo e lo studente ha modo di visualizzare i propri miglioramenti man mano che riesce a superare task sempre più complessi.

Elaborare un piano didattico coinvolgente per gli studenti e per gli insegnanti è una strategia vincente per la scuola del ventunesimo secolo. Laddove non esistono videogiochi adatti all’apprendimento delle materie tradizionali, è possibile gamificare le lezioni analogiche applicando le dinamiche tipiche dei videogame alle classiche attività didattiche. I risultati saranno: esperienza pratica e motivazione immediata.

Ogni istituto scolastico potrà strutturare un proprio modello di gamification in base ai risultati didattici che si intende raggiungere e a quali skills sviluppare e affinare. Ogni programma, inoltre, andrebbe strutturato in fasi e sotto-fasi, all’interno delle quali gli studenti possano comprendere e assimilare concretamente processi di interazione, negoziazione e strategie di problem solving. 

Gli insegnanti avranno il ruolo fondamentale di coordinare le lezioni e intervenire come mediatori in caso di dispute. Il rapporto tra studenti e allievi verrebbe fortemente rinforzato. 

Il principale alleato delle scuole: la reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.

Un aspetto importante da considerare è la tipologia di connessione a disposizione degli istituti per connettere le postazioni degli studenti a una specifica piattaforma di gaming online, e poter quindi interagire con l’ambiente di gioco. 

Chiunque abbia mai giocato online, infatti, sa bene che un ritardo nella trasmissione dei dati – il famigerato lag – potrebbe penalizzare anche un giocatore esperto. L’intero sistema di appagamento e motivazione, che rende il gaming una tecnica di apprendimento così gratificante, ne risentirebbe fortemente. 

È per questo motivo che il connubio tra videogame e scuola può essere supportato solo dalla rete in fibra ottica. Solo la fibra FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica., infatti, è in grado di garantire le migliori performance nel mondo virtuale. Una velocità di trasmissione fino a 10 Gbps, come quella della nostra rete, è la soluzione ideale per ottenere il massimo da un programma di gamification. Non importa quanti dispositivi siano collegati contemporaneamente, la banda ultra larga di Open Fiber li connetterà tutti. 

Vogliamo portare la scuola a un livello superiore. Vogliamo  creare l’autostrada digitale in fibra ottica che connetta l’intero Paese. 

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