11 Giugno 2020

Il vicepresidente della Regione Armao: investimenti in tempi non sospetti stanno dando i loro frutti

Soddisfatto il primo cittadino Rando: strumento decisivo con notevoli vantaggi per l’intera comunità

Tremestieri Etneo (Catania), 11 giugno 2020 – È stato uno dei primi comuni siciliani compresi nelle “aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga” – le zone cioè scoperte da efficaci servizi di connettività al web – a veder partire i cantieri del Piano Banda Ultra Larga. Alla presenza del sindaco Santi Rando e dell’ingegnere Clara Distefano, regional manager Sicilia di Open Fiber, oggi è stata apposta all’ingresso del Municipio di Tremestieri Etneo la targa di avvenuto collaudo dell’infrastruttura che già consente a cittadini e imprese di beneficiare di un accesso a internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. a velocità inedite. I lavori sono stati condotti da Open Fiber grazie a risorse che non gravano sul bilancio comunale: la nuova reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Le attività sono state coordinate da InfratelInfratel Infratel Italia S.p.A. è una società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico ed è il soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo. Per maggiori informazioni visita il sito www.infratelitalia.it, società “in house” del Ministero dello Sviluppo Economico, con l’attenta supervisione della Regione Siciliana. Complessivamente sono state cablate 2739 unità immobiliari, abitazioni e attività commerciali oggi già predisposte a navigare sul web alla velocità di 1 GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. al secondo. Oltre a case private e insediamenti produttivi, la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. è stata posata all’interno di 8 edifici pubblici: la scuola dell’infanzia “Settebello Sud” di via Monti Iblei, le scuole primarie “Settebello Nord” e “Settebello Sud” di largo Pitagora, la scuola secondaria di primo grado “Raffaello Sanzio” di via San Gaspare Bertoni, la delegazione comunale sempre in via San Gaspare Bertoni, il Campus “Don Bosco” di largo Pitagora-via Mediterraneo, il Comando della polizia provincia e l’Unità locale provinciale di via Nuovaluce.

“Fin dall’avvio del Piano Banda Ultra Larga – spiega il vicepresidente della giunta regionale e assessore regionale all’economia Gaetano Armao – l’amministrazione regionale ha posto in cima ai suoi obiettivi strategici quello di rendere la Sicilia un’avanguardia digitale, una regione smart dove tutti i cittadini possono beneficiare delle opportunità legate alle connessioni veloci. I fatti ci stanno dando ragione, ben prima che l’emergenza COVID-19 mostrasse a tutti e in maniera così dirompente la necessità di dotarsi di infrastrutture digitali al passo coi tempi: lo stanziamento di oltre 180 milioni di euro per il Piano BULBUL Si parla di banda ultra larga (in lingua inglese ultra broadband) quando la velocità di connessione effettiva in download è di almeno 30 Mb/s. Quando la velocità di connessione raggiunge o supera il Gb/s si parla genericamente di reti ultraveloci (in lingua inglese ultrafast networks). Per consentire queste velocità si devono utilizzare fibre ottiche al posto dei tradizionali cavi in rame, ragione per cui tali reti prendono il nome di reti di accesso ottiche (NGAN) o più semplicemente reti ottiche (NGN)., unito agli altri investimenti in materia tecnologica che ci vedono protagonisti, sono parte integrante di questa strategia che ci vede nettamente in avanti in ambito nazionale. Il coronavirus pone ognuno di noi davanti a sfide epocali: dobbiamo perciò ricercare nuove soluzioni, nuovi modelli per superare le difficoltà attuali e che purtroppo ancora ci aspettano. La tecnologia può dunque aiutarci a guardare con ottimismo al futuro, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo divenuti ormai imprescindibili”.

Attualmente in Sicilia il Piano BUL vede cantieri aperti in 197 comuni, 93 dei quali già terminati e con la rete già attiva e disponibile all’utenza in 48 centri. Una rete a banda ultralarga permette di abilitare servizi che vanno a beneficio dell’intera collettività: smart working, telemedicina, telelavoro, educazione a distanza, Industria 4.0Industria 4.0 La dicitura fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale e immagina un processo produttivo che sia fondato sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. In altre parole: utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. É l’IoT applicata alla produzione industriale., videosorveglianza, domoticaDomotica La domotica (dalla contrazione dell’unione tra la parola latina “domus” (casa) e il sostantivo “automatica”) è la disciplina che studia le tecnologie atte a migliorare la qualità della vita in casa e ad automatizzare quanto più possibile la sua gestione. Necessita di un approccio fortemente interdisciplinare dal momento che combina architettura, ingegneria edile ed energetica, elettronica, informatica e telecomunicazioni. La domotica permette la costruzione di una casa intelligente (smart house) dove, ad esempio, accensione delle luci, apertura di porte e tapparelle, gestione della climatizzazione, sistemi di sicurezza e sistemi di comunicazione dialogano all’interno o verso l’esterno, anche attraverso telefoni cellulari, smartphone e rete internet. e tanto altro ancora da inventare. Non a caso, le infrastrutture interamente in fibra ottica possono definirsi “a prova di futuro” poiché in grado di supportare successive evoluzioni tecnologiche.

“Siamo felici – dichiara il sindaco Santi Rando – di poter offrire ai nostri concittadini tutte le opportunità rappresentate dalla banda ultralarga. Oggi che il mondo si muove prevalentemente on-line, la velocità delle connessioni costituisce uno strumento fondamentale per imprese, privati e pubblica amministrazione. Siamo convinti che questo miglioramento del servizio comporterà notevoli vantaggi per la popolazione e potrà portare sempre più realtà imprenditoriali ad investire sul nostro territorio”.

È importante ricordare ai cittadini interessati le modalità di utilizzo della rete pubblica in fibra ottica, tenendo presente che Open Fiber realizza l’infrastruttura ma non si rivolge direttamente agli utenti: bisogna innanzitutto verificare sul sito openfiber.it la copertura del proprio indirizzo, scegliere quindi il piano tariffario preferito tra le diverse offerte e contattare uno degli operatori disponibili per poi iniziare a navigare ad alta velocità. I cittadini possono rivolgersi sempre a Open Fiber attraverso la sezione “contatti” all’indirizzo openfiber.it/contattaci/ per eventuali segnalazioni.

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