Un giorno importante per Roma e per gli abitanti della Capitale: venerdì 12 è stata siglata l’intesa tra Open Fiber e ACEA, per dare il via allo sviluppo di una rete di comunicazione in fibra ottica a banda ultra larga FTTH (Fiber To The Home) che raggiungerà 1,2 milioni di unità immobiliari capitoline in 5 anni.
L’Amministratore Delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa e l’Amministratore Delegato di ACEA Stefano Donnarumma hanno così dato seguito al Memorandum of Understanding del 3 agosto 2017, siglando nella sede della multiservizi di piazzale Ostiense termini e condizioni dell’accordo industriale tra le due parti. Presenti anche il presidente di ACEA Luca Lanzalone, il Direttore Network & Operations Open Fiber Cluster A e B Guido Garrone e il presidente di Areti Giovanni Papaleo.
Cinque anni di lavori, per un investimento complessivo da 375 milioni di euro (350 dei quali da parte di Open Fiber) e una ricaduta occupazionale stimata in circa 1000 nuove risorse, con picchi fino a 1500 unità in fase iniziale.
“Siglare questo accordo è un bel modo per iniziare il mio mandato” – ha commentato Elisabetta Ripa, AD di Open Fiber. “Siamo consapevoli di avere un piano ambizioso che è quello di dotare l’Italia di un’infrastruttura moderna e innovativa in fibra ottica fino all’interno degli edifici. A Roma contiamo di connettere 1,2 milioni di unità immobiliari: l’impegno nella Capitale è paragonabile a quello necessario per il cablaggio di 10 città medie italiane”.
“La progettazione è già partita – ha concluso l’AD– e non ci fermeremo alle aree a penetrazione tecnologica più avanzata. Con i bandi Infratel estenderemo la copertura in fibra ottica anche nelle aree meno densamente popolate”.
L’utilizzo delle infrastrutture ACEA, per le quali è stato siglato l’accordo, agevolerà il lavoro di Open Fiber e servirà a minimizzare l’impatto dei cantieri. I lavori prenderanno il via dalle zone della sede centrale di Open Fiber, a Roma Sud, e si snoderanno poi verso il quartiere EUR, il centro di Roma e infine nel resto del territorio comunale.
“I cittadini potranno usufruire di servizi ad hoc correlati all’utilizzo della banda ultra larga –ha commentato l’AD di ACEA Stefano Donnarumma – e penso al salto di qualità che Roma potrà fare in ottica Smart City. Non solo sarà possibile implementare i servizi di monitoraggio del traffico, della situazione parcheggi e della qualità dell’aria, ma anche attivare nuovi e avanzati servizi di sicurezza domestica”.
Il piano complessivo di Open Fiber consentirà agli abitanti di Roma di beneficiare di una velocità di connessione pari a 1 Gigabit al secondo. Una rivoluzione a prova di futuro, per la capacità di accogliere le future evoluzioni della tecnologia e per favorire lo sviluppo digitale di utenze domestiche, aziende e Pubblica Amministrazione.
A oggi Open Fiber ha già cablato in Italia 2 milioni e 450 mila unità immobiliari, e il suo piano di sviluppo prosegue in tutto il territorio nazionale.