Jumbotron Vector

Open Factory

“Factory”, in altre parole “fabbrica”.

Fino alla metà del secolo scorso questa parola evocava alla mente immagini di alienazione e monotonia. Poi è arrivato Andy Warhol e d’un tratto la parola Factory, il nome che l’artista aveva scelto per il suo studio, è diventata sinonimo di creativitàavanguardia e sperimentazione. Non più una catena di montaggio sfibrante, ma un’officina dove le più complesse idee prendevano vita.

È proprio seguendo l’esempio del visionario artista di Pittsburgh che abbiamo deciso di creare una nostra fabbrica di idee, un luogo dove sperimentare e mettere alla prova le tecnologie più innovative per la rete FTTH

Cosa succede in Open Factory?

Ci piace pensare a Open Factory come a una vera e propria sandbox dotata di tutta la strumentazione e le risorse necessarie a testare le nuove soluzioni tecnologiche e i servizi rilasciati in campo. È il nostro modo di creare un ambiente lavorativo dinamico e produttivo e abbiamo dedicato al progetto tutto lo spazio necessario. Un complesso funzionale e moderno formato da una Control Room e una Server Room è il luogo in cui avviene la magia.

Dalle prove di validazione e verifica ai proof of concept di nuove funzionalità e prestazioni di rete, passando per i collaudi integrati, il laboratorio di Open Factory permette di studiare e sperimentare le soluzioni più innovative per la rete FTTH. In questo modo il percorso di innovazione dei servizi procede in maniera molto più rapida e accurata. Inoltre, la matrice ottica robotica ad alta precisione garantisce una veloce e automatizzata configurazione dell’ambiente di testing.

E non finisce qui: poiché si passa facilmente da uno scenario di testing all’altro lavorando in parallelo, minimizzando l’intervento umano par attività di routine, e quindi anche i costi si riducono notevolmente.

Abbiamo voluto trasmettere questa idea di creatività e innovazione anche graficamente, realizzando un logo dedicato al progetto. Sperimentazione, ricerca, percorso creativo: tutto è sintetizzato in un disegno geometrico in cui un punto viene connesso a un altro da una linea a zig-zag. Perché quando si sperimenta è così che funziona: la strada che connette il punto di partenza a quello di arrivo non è quasi mai quella che ci si aspettava e richiede spesso di cambiare direzione. Ma alla fine, all’obiettivo che ci si era prefissi, si arriva. E diventa all’improvviso tutto più semplice.