Lavori ultimati con 5 mesi di anticipo, stretta sinergia con l’amministrazione comunale e una scoperta archeologica: a Palermo Open Fiber ha dimostrato che il Sud può segnare il passo nel cammino in FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica.
Oltre 90 milioni di euro investiti, 224 mila unità immobiliari cablate, 2800 chilometri di fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. stesi e picchi di 40 cantieri al giorno, con la presenza contemporanea di 300 tra operai specializzati, tecnici e professionisti. Il regalo di Natale di Open Fiber per Palermo è arrivato il 21 dicembre, quando – con 5 mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma – l’amministratore delegato Elisabetta Ripa ha annunciato il completamento del piano di copertura avviato nel capoluogo siciliano.
La conferenza stampa a Palazzo delle Aquile, alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, è stata l‘occasione per presentare i vantaggi della innovativa reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. di telecomunicazioni, realizzata in modalità Fiber-to-the-home – FTTH, la fibra stesa fin dentro casa – capace di garantire a cittadini, imprese e pubblica amministrazione velocità di connessione al web fino a 1 GigabitGigabit Il Gigabit è l’unità di misura che rappresenta un miliardo di bit e viene abbreviata con la sigla Gbit o Gb. Questa unità di misura è spesso utilizzata, assieme al megabit ed al kilobit, in rapporto al tempo (in secondi) per il calcolo della velocità di trasmissione di segnali digitali, usata soprattutto per calcolare la velocità di un dato in download. Al giorno d’oggi, il Gbit/s è una unità di misura molto usata per indicare la velocità di trasmissione dati nelle reti informatiche. al secondo e latenzaLatenza Indica il lasso di tempo che intercorre tra la stimolazione di un sistema e l’osservazione dell’effetto che ne risulta. Nelle telecomunicazioni per estensione indica il tempo che occorre ad un pacchetto di dati per viaggiare dal computer sorgente a quello di destinazione. ultraridotta (meno di 5 millisecondi). Prestazioni necessarie ad abilitare e rendere fruibili servizi “a prova di futuro” come la telemedicina, lo smart working, l’InternetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. of Things, il cloud computingCloud computing Cloud computing è il nuovo nome di una pratica antica quanto le reti informatiche: usare risorse computazionali di un elaboratore geograficamente distante da noi come se fosse il nostro PC. Il primo e più longevo esempio di questo è la posta elettronica. L’evoluzione tecnologica dei computer e la velocità delle reti a banda ultra larga consente di spingere all’estremo questo approccio: data center remoti che ospitano migliaia di server, i quali conservano i nostri documenti, le nostre foto, la nostra musica ed eseguono i programmi che sembrano risiedere sui nostri laptop o sui nostri smartphone., l’Industria 4.0Industria 4.0 La dicitura fa riferimento alla quarta rivoluzione industriale e immagina un processo produttivo che sia fondato sulla connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time. In altre parole: utilizzo di macchinari connessi al web, analisi delle informazioni ricavate dalla rete e possibilità di una gestione più flessibile del ciclo produttivo. Le tecnologie abilitanti spaziano dalle stampanti 3D ai robot programmati per determinate funzioni, passando per la gestione di dati in cloud e l’analisi dei dati per rilevare debolezze e punti di forza della produzione. É l’IoT applicata alla produzione industriale., la PA digitale, il gaming online, e altro ancora.
Per trasformare Palermo nella città più cablata del Mediterraneo, è stata fondamentale la stretta collaborazione instaurata tra le strutture tecniche del Comune, il corpo di polizia municipale e i manager di Open Fiber. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha ringraziato l’intera cittadinanza, sottolineando i vantaggi derivati dal collegamento tra la rete FTTH di Open Fiber e l’anello telematico del Comune: una stretta “alleanza tecnologica” in nome di una sempre più efficace erogazione dei servizi pubblici.
Open Fiber è intervenuta in città privilegiando le modalità d’intervento meno invasive e a minor impatto ambientale: il 91% degli scavi è stato infatti eseguito in minitrincea, tecnica che prevede un taglio su strada largo 10 centimetri e profondo 35, subito ricoperto con malta cementizia. Trascorso il tempo necessario all’assestamento, si è proceduto al ripristino definitivo con scarifica e posa dell’asfalto a caldo. Sui 483 chilometri di scavi effettuati in tutta Palermo, i ripristini definitivi prima di Natale superavano il 90 per cento: il piano di riasfaltatura si sta concludendo in queste settimane, subito dopo le festività.
L’amministratore delegato di Open Fiber Elisabetta Ripa ha parlato con orgoglio del traguardo raggiunto a Palermo: “Con il completamento del progetto nel capoluogo siciliano – ha dichiarato Ripa – Open Fiber conferma e rilancia la sua mission di player infrastrutturale per il superamento del digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. che affligge l’Italia”.
La convenzione stipulata tra Comune di Palermo e Open Fiber, oltre a snellire e accelerare l’iter amministrativo dell’opera, ha inoltre avuto importanti ricadute di carattere sociale. Il cablaggio di numerose scuole, su tutte gli Istituti comprensivi “Giovanni Falcone” dello Zen 2 e “Sandro Pertini” di Brancaccio, già permette ad alunni e docenti di usufruire di nuovi strumenti didattici e laboratori informatici avanzati.
La ciliegina sulla torta nei lavori di Open Fiber nella Conca d’Oro è stata del tutto inaspettata: durante gli scavi per la posa della fibra ottica, in via Francesco Cilea è stato rinvenuto un Qanat, uno degli acquedotti sotterranei d’epoca araba che hanno contribuito all’antico splendore di Palermo. La Soprintendenza per i beni culturali e ambientali ha certificato l’eccezionalità del ritrovamento, dato che fino al momento dei lavori non si aveva conoscenza della presenza di Qanat in quella specifica zona della città.
Acqua e fibra ottica: elementi lontani ma simbolicamente vicini, la cui diffusione capillare ha segnato – in epoche diverse – il passaggio di Palermo dal passato al futuro.