Le connessioni in fibra ottica e xDSL non offrono le stesse prestazioni: le differenze sono nette e incidono sulla vita digitale di tutti i giorni. Velocità, stabilità e minore necessità di manutenzione portano la rete FTTH un’era avanti rispetto al rame. Ecco tre differenze che la rendono più affidabile e pronta ad accompagnare le sfide del futuro.
Oggi la connessione ultraveloce non è più un lusso ma una necessità quotidiana per istituzioni, aziende e abitazioni. Studiare, lavorare da remoto, gestire pratiche burocratiche online o semplicemente dedicarsi ai propri svaghi richiede una rete stabile e performante. La qualità della connessione influisce sulla possibilità di accedere e utilizzare servizi digitali sempre più avanzati.
Prima dell’avvento della fibra ottica, l’infrastruttura di rete italiana si è basata a lungo sulle tecnologie precedenti. Tra queste, la più diffusa è stata la famiglia delle connessioni xDSL, che ha consentito a milioni di persone di vivere la rivoluzione di internet. Una tecnologia che ha avuto un ruolo decisivo ma che oggi mostra quotidianamente i suoi limiti.
La fibra ottica è un vero e proprio salto generazionale perché pensata per sostenere le esigenze attuali e, soprattutto, per crescere insieme a quelle del futuro. Le differenze tecniche rispetto alle soluzioni xDSL sono nette e riguardano aspetti cruciali che incidono direttamente sulle prestazioni complessive. Scopriamole nel dettaglio.
Un primo sguardo sulla fibra ottica e la connessione xDSL
Con il termine xDSL si indica un insieme di tecnologie basate sulla Digital Subscriber Line (DSL) che sfrutta il doppino telefonico in rame per fornire connessione a internet.
La più conosciuta è l’ADSL, capace di raggiungere velocità di qualche decina di Mbps in download ma con un upload molto limitato. Successivamente è arrivata la VDSL (nota anche come FTTC, Fiber To The Cabinet), che porta la fibra ottica fino all’armadio stradale e utilizza il rame solo nell’ultimo tratto verso casa. Questa soluzione è più veloce dell’ADSL ma le sue prestazioni calano rapidamente man mano che aumenta la distanza dall’armadio. Esistono anche varianti più simmetriche come le SHDSL, che offrono velocità simili in download e upload, adatte ad applicazioni professionali.
Tutte le tecnologie xDSL hanno un elemento in comune: il rame, nato originariamente per la telefonia analogica basata su segnali elettrici e non progettato per la trasmissione massiva di dati.
La tecnologia FTTH (Fiber To The Home), invece, si basa su fibre di vetro contenute in cavi sottilissimi realizzati in materiale plastico che trasportano impulsi luminosi. La luce viaggia a velocità molto elevate, senza subire interferenze elettromagnetiche, degradi causati da condizioni esterne o perdita di dati. L’intera infrastruttura è realizzata in fibra ottica, senza tratti in rame: è questa la soluzione che garantisce prestazioni più elevate.
In particolare la rete FTTH permetterà in prospettiva di gestire accessi diversificati (1G, 10G, 25G, 50G fino a 100G) su una singola infrastruttura in fibra ottica. Questa soluzione consente di servire sia il settore pubblico che privato, adattandosi a clienti e servizi con esigenze diverse.
La fibra ottica, inoltre, garantisce una maggiore sostenibilità energetica: l’efficienza aumenta con l’uso, con un consumo significativamente ridotto per gigabit trasmesso.
Fibra ottica vs xDSL: due tecnologie a confronto
La differenza strutturale tra le due tecnologie è solo uno dei tanti elementi che distinguono la rete FTTH dalle connessioni xDSL però resta fondamentale per capire le loro caratteristiche tecniche.
In questo approfondimento ci concentriamo proprio sulle prestazioni, analizzando perché la fibra ottica rappresenti oggi la soluzione più efficace e avanzata per soddisfare ogni esigenza di connettività, dal lavoro allo svago.
Per farlo prenderemo in esame tre aspetti chiave: velocità, stabilità e manutenzione.
Velocità di connessione in fibra ottica e xDSL
La prima grande differenza tra fibra ottica e rame riguarda la velocità.
La rete FTTH può raggiungere velocità in accesso fino a 10 Gbps sia in download che in upload ed è scalabile.
Prestazioni di questo livello la rendono la tecnologia ideale per tutte le applicazioni che richiedono una rete a banda ultra larga, come lo streaming di contenuti in 4K e 8K, le videoconferenze in alta qualità, lo smart working e lo sviluppo di tecnologie avanzate per aziende e istituzioni. Nel settore privato, connessioni così veloci apriranno nuove frontiere per esperienze digitali avanzate, come il gaming immersivo, il metaverso, il video streaming ad alta qualità e la realtà virtuale.
Le reti xDSL, invece, non possono competere su questo fronte. L’ADSL arriva fino a 24 Mbps in download e circa 1 Mbps in upload, mentre la più evoluta VDSL può toccare, in condizioni ottimali, 100 Mbps in download e 20 Mbps in upload. Tuttavia, questi valori non sono sempre stabili nel tempo.
Il rame, infatti, perde efficienza lungo il suo percorso, mentre la fibra ottica non solo possiede prestazioni nominali più elevate, ma le mantiene inalterate anche su lunghe tratte.
Stabilità fibra ottica e xDSL: una questione di latenza
Una connessione internet efficiente non deve essere solo veloce ma anche stabile e affidabile. Questo significa garantire prestazioni costanti nel tempo, senza cali improvvisi o variazioni significative.
Un parametro fondamentale per valutare la stabilità è la latenza, ossia il ritardo che intercorre tra l’azione compiuta da un utente (ad esempio, il clic su un link o un comando in un videogioco online) e la risposta effettiva della rete. La latenza si misura in millisecondi ed è influenzata da fattori tecnici e strutturali: più la rete è complessa e composta da diversi elementi, maggiore può essere il ritardo della risposta.
La rete in fibra ottica, grazie alla sua struttura priva di tratte in rame, garantisce una latenza molto bassa e quindi una connessione più stabile. I tempi di risposta restano sempre ottimali, anche quando più dispositivi sono collegati contemporaneamente o quando la distanza dalla centrale è elevata.
La connessione xDSL, al contrario, presenta i classici limiti legati al rame. La latenza è generalmente più alta e variabile, la capacità di banda può fluttuare e il rischio di congestione aumenta soprattutto nei momenti di picco, quando più utenti condividono la rete.
Manutenzione della rete in fibra ottica e xDSL
Un altro aspetto fondamentale, spesso trascurato quando si confrontano le due tecnologie, riguarda la durata nel tempo e l’impatto sulla gestione della rete.
La fibra ottica è stata progettata per resistere e supportare l’innovazione digitale nel tempo. Il particolare materiale che compone i suoi cavi non subisce ossidazione ed è realizzato per resistere gli agenti atmosferici. Questo significa avere una bassa casistica di guasti, minori interventi di manutenzione e garantire una rete che mantiene performance elevate anche dopo molti anni di utilizzo.
La rete FTTH è anche una scelta sostenibile. Una volta posata, con tecniche a basso impatto ambientale, può supportare velocità sempre maggiori senza sostituire i cavi ma semplicemente aggiornando gli apparati elettronici alle estremità.
I cavi in rame, nati inizialmente solo per trasmettere fonia e tipici delle reti xDSL, possono invece degradarsi col tempo, sono vulnerabili alle condizioni ambientali e necessitano di controlli e riparazioni periodiche. Anche gli upgrade tecnologici hanno un margine ridotto: per aumentare le prestazioni è necessario spingere al massimo un’infrastruttura che non è nata per trasportare grandi quantità di dati.
La fibra ottica si rivela quindi essere una soluzione a lungo termine: meno manutenzione significa costi più contenuti e minore impatto ambientale, mentre il rame risulta progressivamente più oneroso e fragile con il passare degli anni.
La rete FTTH Open Fiber abilita l’innovazione
Le differenze tra fibra ottica e xDSL non si riducono a semplici numeri: sono gap strutturali che incidono concretamente sulla qualità dei servizi digitali a cui abbiamo accesso. La rete FTTH rappresenta oggi l’infrastruttura più moderna, stabile e affidabile, ed è pronta a sostenere le future sfide tecnologiche che ci aspettano.
Per questo motivo, Open Fiber è impegnata ogni giorno a ridurre il digital divide e, in quanto operatore wholesale, a portare la connessione ultraveloce anche nelle Aree Bianche del Paese.
L’obiettivo è garantire a cittadini, imprese e Pubbliche Amministrazioni l’accesso a servizi digitali all’avanguardia e accompagnare l’Italia nel percorso di trasformazione tecnologica e di crescita economica e sociale.
Non restare indietro e scopri se la fibra ottica è arrivata anche da te. Verifica la copertura del tuo civico.