Entra nel vivo l’accordo di collaborazione, tra le due società, con la firma di nuovi contratti per l’utilizzo delle infrastrutture di reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. gestite dalla multiutility nei territori serviti.
Bologna, 27 giugno 2018 – Open Fiber e Gruppo Hera hanno firmato due contratti per l’ulteriore sviluppo dell’infrastruttura in fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. che consenta velocità di connessione fino a 1 Gbps (1000 MegabitMegabit Unità di misura pari a un milione di bit, usata per specificare la velocità di trasmissione delle reti informatiche: Mb al secondo (Mb/s). Da non confondere con il Megabyte (MB), un milione di byte, ciascuno composto da 8 bit. Un Megabyte è otto volte più grande di un Megabit. Per trasmettere 1 Megabyte alla velocità di 1 Megabit occorrono 8 secondi. al secondo) nei comuni di Modena e Imola.
Sono questi i primi risultati raggiunti nell’ambito dell’accordo di collaborazione siglato lo scorso ottobre dalle due società, con il quale erano già stati fissati i presupposti per l’intervento strutturale di Imola, ora definito in tutte le sue parti, nonché per lo sviluppo di nuove sinergie estese nel frattempo anche a Modena.
La società compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti potrà quindi contare sulla capillarità ed efficienza di complessivi 300 chilometri di infrastrutture di rete (150 per Comune), gestite sui territori dalla multiutility, per le attività di posa della banda ultra larga nei comuni di Modena e Imola.
Il piano di sviluppo di Open Fiber a Imola prevede un investimento di circa 8,5 milioni di euro per la copertura delle città entro 18 mesi dall’avvio dei lavori. I primi cantieri sono stati aperti lo scorso autunno. In totale saranno cablate quasi 25.000 unità immobiliari, attraverso circa 10.000 chilometri di fibra. La convenzione con il Comune di Imola stabilisce le modalità di scavo e ripristino per la posa della fibra ottica, come previsto dal decreto ministeriale del 2013. Il contratto firmato con il Gruppo Hera costituisce una tappa fondamentale e indispensabile per la finalizzazione della convenzione con il Comune di Modena, con cui sono in corso contatti e incontri istituzionali per definire i dettagli del progetto sulla città.
Grazie alla collaborazione con il Gruppo Hera, gestore dei servizi a rete sul territorio, Open Fiber utilizzerà ove possibile cavidotti e infrastrutture di rete sotterranee già esistenti per limitare il più possibile l’impatto degli scavi sul territorio e gli eventuali disagi per la comunità. L’obiettivo è di ottimizzare le modalità e i tempi di lavoro, oltre alle relative autorizzazioni e all’attuazione del piano dei lavori.
L’accordo tra Open Fiber e il Gruppo Hera per i due territori prevede una concessione per l’utilizzo delle infrastrutture di rete della durata di vent’anni, prorogabile eventualmente per altri venti, oltre al contributo tecnico da parte delle professionalità della multiutility per la realizzazione del progetto.
“Oggi sigliamo un contratto strategico per il nostro piano di sviluppo – ha spiegato l’Ing. Guido Garrone, Direttore Network & Operations di Open Fiber – che ci consentirà di cablare capillarmente, ma in maniera poco invasiva, le città di Imola e Modena. Il riutilizzo delle infrastrutture esistenti è un elemento fondamentale per la nostra azienda, perché ci consente di accelerare la realizzazione della rete senza eccessive conseguenze per la viabilità cittadina. Ringrazio il Gruppo Hera per la costante e proficua collaborazione, che speriamo di estendere presto ad altre città dell’Emilia Romagna”.
“Le società di servizi sono per natura soggetti abilitanti dello sviluppo del territorio, uno sviluppo che passa anche attraverso la creazione di sinergie che favoriscano un uso efficiente delle risorse – ha spiegato il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Tomaso Tommasi di Vignano –. Siamo per questo soddisfatti di essere riusciti a dare subito concretezza all’accordo di collaborazione con Open Fiber attraverso due contratti che, da un lato porteranno alla realizzazione di un servizio molto importante per i cittadini di Modena e Imola, e dall’altro determineranno una tutela ulteriore per il territorio anche in termini di recupero del suolo”.