La fibra ottica rilancia l'economia nei piccoli borghi
Good Story
17 Settembre 2020

Piccoli comuni o metropoli non fa differenza, la banda ultra larga annulla le disparità e aiuta l’economia e il territorio a ripartire. 

Dalle cime innevate delle Alpi alle suggestive rovine della Magna Grecia una reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. di impulsi luminosi trasmette idee, progetti e pensieri alla velocità della luce. Ecco il sogno che da qualche anno a questa parte stiamo realizzando per il nostro paese: un’autostrada digitale che permetterà a tutti di avere accesso alle stesse opportunità ricreative e lavorative. Ma c’è un risvolto di questa storia che a volte non è evidente ai più, eppure è uno dei traguardi dei quali siamo più fieri. Quando si pensa al concetto città connessa e di internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. superveloce è facile immaginarsi una metropoli come Milano muoversi al ritmo del nuovo millennio. Eppure, le potenzialità della tecnologia FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. portano benefici soprattutto nelle aree biancheAree Bianche Si definiscono Aree Bianche le zone in cui gli Operatori privati non hanno ritenuto conveniente investire e quindi prive di infrastrutture a banda larga ed ultralarga. I piccoli comuni, che fino a poco fa sembravano destinati a esser dimenticati, stanno rinascendo proprio grazie alla fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.. Da Nord a Sud, l’Italia dei piccoli borghi riscopre se stessa e si accende – è proprio il caso di dirlo – di speranza. 

Fibra ottica, la chiave del ripopolamento delle aree bianche

Quando si parla di turismo non si può non pensare ai piccoli borghi di provincia più suggestivi. Nell’immaginario mondiale, accanto ai monumenti più famosi, quando si parla di Italia si pensa a piccoli centri con le case in pietra, sospesi su sconfinati paesaggi di monti e colline o magari abbarbicati su scogliere a picco sul mare. Eppure queste gemme di storia e cultura soffrono di uno spopolamento costante che negli ultimi decenni ne hanno ridotto all’osso la popolazione. Ed è per sovvertire questo trend che portiamo avanti il nostro piano di cablaggio delle aree bianche.

Due dei comuni cablati più di recente – Vetto in Emilia e Lugnano in Teverina sulle alture umbre al confine con il Lazio – hanno deciso di trasformare l’arrivo della banda ultra larga in un punto di svolta della loro storia. È così che la digitalizzazione delle imprese e il potenziamento dei servizi diventano occasioni per ripopolare i piccoli centri. Tra le strade circondate da edifici storici abbiamo incontrato persone che adesso guardano al futuro con fiducia, determinazione e grande lungimiranza. 

I piccoli comuni ripartono: parlano gli abitanti

Prima dell’avvento della banda ultra larga nelle aree bianche, nascere in provincia voleva dire due cose: o cercare opportunità di realizzazione altrove, oppure decidere di restare lottando contro un digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. sempre più penalizzante. Abbandonare le proprie radici in cerca di fortuna non era soltanto una scelta dettata dal desiderio di avventura: spesso e volentieri semplicemente non c’erano opportunità di lavoro e di crescita. Adesso, grazie alla fibra ottica, molti professionisti del digitale, come graphic designer e creativi, hanno scelto di tornare perché finalmente possono svolgere il proprio lavoro esattamente come farebbero altrove. La banda ultra larga permette di inviare in tempi rapidi anche file di grandi dimensioni, sostenere lunghe videocall e pubblicizzare le bellezze e i prodotti del luogo. 

Lugnano in Teverina, in provincia di Terni, punta sul ripopolamento grazie all’abbattimento del digital divide.

“Tutto il centro storico è stato completamente connesso, ma anche la parte nuova e le zone limitrofe al paese. – spiega il sindaco Gianluca Filiberti – La fibra ottica è stato un vantaggio immenso per il nostro piccolo paese: essere connessi con l’Italia e con il mondo vuol dire riportare qui più gente, più turismo”.

Fa riflettere il fatto che un paese membro dell’Associazione Nazionale “Città dell’Olio” e del club “I Borghi più belli d’Italia” debba faticare per attirare gente sul territorio, eppure la sua popolazione negli ultimi 40 anni si è quasi dimezzata.

Una situazione analoga è quella del Comune di Vetto, in provincia di Reggio Emilia, che ha vissuto una sorte simile in termini di spopolamento e che adesso si prepara a digitalizzare la propria offerta culturale. Il sindaco Fabio Ruffini dimostra di avere le idee molto chiare in tal senso: 

“Il comune di Vetto ha vissuto e sta vivendo uno spopolamento continuo. Speriamo con i nuovi servizi e con la banda ultra larga di poter creare i presupposti per fermare i giovani e far tornare famiglie a vivere nei nostri territori e nei nostri luoghi. Se qualche anno fa la connessione stabile e veloce era una cosa importante, oggi credo sia diventata fondamentale e indispensabile per qualsiasi azione politica e di sviluppo del territorio”.


Come lui anche Pierpaolo Fiori, proprietario di una delle più rinomate fattorie della zona, sottolinea la necessità sempre più diffusa di unirsi a una comunità digitale globale che ormai è parte imprescindibile delle nostre vite:

“Siamo produttori di Parmigiano Reggiano da diverse generazioni. Credo che la fibra ottica ci aiuti a raggiungere meglio il mondo. La fibra ottica per la comunità è una grande opportunità, specialmente per i giovani, perché speriamo che possano vivere e lavorare in Appennino”.

E noi di Open Fiber facciamo il tifo per tutti loro. 


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