Il 17 maggio è la Giornata mondiale delle telecomunicazioni
“Le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione hanno il potenziale per rendere il mondo un posto migliore e contribuire immensamente allo sviluppo sostenibile dell’umanità” (Houlin Zhao, segretario generale della ITU, l’agenzia dell’ONU per le telecomunicazioni).
Da 14 anni si festeggia la “Giornata mondiale per le telecomunicazioni e della società dell’informazione” istituita dall’ONU. Il 17 maggio evidenzia, quindi, non solo il contributo apportato da InternetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. alla società e all’economia, ma non solo, sottolinea anche la necessità di superare il digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più. che traccia un solco nell’acquisizione delle conoscenze e nell’affermazione dell’uguaglianza sociale.
Internet e le nuove forme di comunicazione e informazione
L’avvento dell’era digitale, e la conseguente pervasività della ReteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. nella vita di tutti i giorni, hanno cambiato radicalmente anche la nostra modalità di comunicazione e di ricerca e fruizione di informazioni.
Se nello scorso millennio il telefono era l’unico strumento utilizzabile per le comunicazioni a distanza – e la fonte principale di informazioni era costituita dalla TV e dalla radio – lo sviluppo della Rete a partire dal 1994 ha rappresentato uno straordinario e innovativo veicolo di comunicazione e informazione per un numero sempre più crescente di utenti.
L’uso del computer collegato ad un modem ha annullato i confini spazio-temporali tra di noi e ha consentito la nascita di comunità virtuali e globali (ad esempio, i blog e i forum) che condividono interessi comuni di ogni genere. Ma ci ha pure permesso di essere informati in tempo reale su ciò che accade nel mondo e si possa trovare in pochi secondi, grazie a motori di ricerca come Google, risposta ad ogni domanda.
La rivoluzione copernicana dei rapporti e degli equilibri sociali è rappresentata dall’avvento dei social network. Mark Zuckenberg nel 2004 da una stanza di Stanford (una delle Università più prestigiose al mondo) lanciò Facebook, la piattaforma social che ha contribuito ad una trasformazione radicale delle relazioni umane improntate alla massima condivisione possibile delle proprie esperienze. A seguire altri social si sono imposti come nuovo strumento di comunicazione: Twitter con i suoi “cinguettii”, YouTube con la condivisione di filmati, Instagram che ha celebrato l’affermarsi della fotografia quale mezzo di condivisione e comunicazione preferito soprattutto tra i giovani, Snapchat che consente di immortalare momenti di vita.
Sono tutti strumenti di comunicazione che ci accompagnano quotidianamente e che abbattono barriere geografiche e ideologiche ma che, soprattutto, costituiscono la nostra migliore e più immediata finestra sul mondo.
Internet come fattore di inclusione sociale
Il Web oggi costituisce lo strumento principale per istruirsi, informarsi, compiere azioni quotidiane quali una semplice operazione bancaria o la richiesta di un certificato alla Pubblica Amministrazione, connettersi ad altre persone, trovare un lavoro. La realizzazione di una infrastruttura a banda ultra larga, dunque, ha la stessa vitale importanza che da sempre viene riconosciuta alla costruzione di un nuovo collegamento autostradale o ferroviario. La Rete, quindi, diventa quell’autostrada digitale in grado di trainare l’intero Paese verso il futuro.
La necessità di garantire una rete ultraveloce universale e accessibile come catalizzatore fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo economico, sostenibilità ambientale e inclusione sociale è sempre più forte soprattutto in quelle zone (le c.d. “aree a fallimento di mercato”) che – a causa della bassa densità abitativa o per determinate condizioni geografiche (pensiamo, ad esempio, ad alcune aree appenniniche) – soffrono ancora il digital divide.
La realizzazione di una rete costruita in modalità Fiber To The Home (FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica.) garantirà il potenziamento dei servizi fondamentali per i cittadini, quali ad esempio quelli legati alla mobilità, all’istruzione, all’assistenza, e della competitività delle imprese operanti sul territorio.
D’altro canto, una connessione web stabile ed efficiente consente alle Istituzioni e ai policy maker di profilare con maggiore rigore le esigenze dei cittadini, di concepire strategie di sviluppo più mirate nonché di porre in essere un’azione di monitoraggio del territorio che può migliorare i sistemi di prevenzione e allerta della popolazione. Basti pensare, ad esempio, a quanto sia stata fondamentale la presenza di una Rete performante durante le attività di soccorso nel corso dei fenomeni sismici che hanno interessato l’Italia negli ultimi anni.
Investire in infrastrutture a rete FTTH significa non solo consentire agli abitanti delle zone più remote di sentirsi parte attiva della comunità e quindi di realizzare quell’ uguaglianza sociale che è prerogativa di ogni Paese maturo, non solo, anche dare un’accelerazione alla crescita economica dell’intero Paese attraverso l’incentivazione di investimenti nel tessuto imprenditoriale di quelle aree finora dimenticate.