Partita come fanalino di coda, l’Italia guadagna posizioni nella corsa alla transizione digitale in Europa ma in cosa possiamo ancora migliorare?
Sempre più fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”., sempre meno digital divideDigital Divide Termine per descrivere il divario tra coloro che possono utilizzare le nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione e coloro che, per motivi tecnici, economici o sociali non sono in grado di utilizzarle. Leggi la news “Digital divide e disparità sociale: il ruolo di Open Fiber” per saperne di più.: l’edizione 2022 del DESI, il Digital Economy and Society Index dell’UE, ha fatto luce su un interessante dato riguardo l’avanzamento della trasformazione digitale nel nostro Paese.
La crescita digitale procedere: se, due anni fa l’Italia era 25esima su 27 Stati Membri e lo scorso anno era risalita fino a raggiungere la 20esima posizione, quest’anno si posiziona al 18esimo posto!
- Abbattere il digital divide: non solo infrastrutture
- Agenda 2030: a che punto siamo?
- La rete FTTH di Open Fiber come fattore abilitante per la transizione digitale
Abbattere il digital divide: non solo infrastrutture
Quando si parla di digital divide un ruolo importante è dato anche dall’educazione dei cittadini. Si tratta di un dato che, se da una parte appare incoraggiante, spinge tuttavia a riflettere su alcune carenze e criticità che ancora influiscono sul processo di trasformazione digitale del nostro Paese. In tal senso, Bruxelles si è concentrata in particolare sulle lacune ancora presenti a livello di formazione ed educazione digitale della popolazione. L’UE sottolinea che “oltre la metà dei cittadini italiani non dispone di competenze digitali di base e la percentuale degli specialisti digitali nella forza lavoro è inferiore alla media europea”.
Sicuramente un invito a proseguire lungo quella che appare come la strada giusta, senza per questo adagiarsi sugli allori: resta necessario implementare percorsi di formazione che permettano ai cittadini di acquisire le competenze digitali necessarie.
Agenda 2030: a che punto siamo?
In particolare, la Commissione Europea si focalizza sul PNRR, il Piano Nazionale per la Ripresa e la ResilienzaResilienza ll termine nasce in ambito metallurgico, indica la capacità di un metallo di resistere alle forze che vi vengono applicate, il cui inverso è l’indice di fragilità. Per i sistemi informatici e le reti di telecomunicazioni la resilienza è la capacità di continuare a funzionare secondo parametri accettabili predefiniti anche a seguito di guasti o altri eventi distruttivi. Le reti in fibra ottica sono resilienti in quanto spesso sono realizzate sotto forma di anelli ridondanti che permettono il fluire dei dati in un verso o nell’altro, compensando così eventuali tagli dei cavi., invitando a far buon uso dei fondi stanziati per migliorare le prestazioni del sistema Paese, soprattutto per quanto riguarda il perseguimento degli obiettivi di sostenibilità previsti dall’Agenda 2030. Un decennio cruciale per la crescita digitale, durante il quale il contributo di ogni singolo Paese diventa parte integrante del progresso generale.
“L’Italia sta guadagnando terreno e, se si considerano i progressi del suo punteggio Desi negli ultimi cinque anni, sta avanzando a ritmi molto sostenuti” – sottolinea l’UE.
Non mancano però gli ammonimenti sulla situazione attuale: “È assolutamente necessario un deciso cambio di passo nella preparazione dell’Italia in materia di competenze digitali e specialisti Tlc. Si sono registrati progressi nella diffusione della banda largaBanda Larga La locuzione banda larga (in lingua inglese broadband), nel campo delle telecomunicazioni, indica generalmente la trasmissione e ricezione di dati informativi ad una velocità di connessione superiore a 144 kb/s. La banda larga organizza diversi canali, veicolando contenuti differenti sotto forma di dati, come internet radio, animazioni, file audio e video in alta definizione. e nella realizzazione della reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete., ma rimangono alcune carenze nella copertura delle reti ad altissima capacità, che è ancora molto indietro rispetto alla media UE, nonché rispetto all’obiettivo del decennio digitale di una copertura universale entro il 2030″.
Nonostante la crescita registrata negli ultimi anni, l’obiettivo di una totale digitalizzazione dei servizi è ancora lontano. Allo stato attuale, il 60% delle Pmi ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale con un sensibile aumento dei servizi cloud. Resta, però, ancora molto limitata la diffusione di Big Data ed AI.
La rete FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. di Open Fiber come fattore abilitante per la transizione digitale
Open Fiber è consapevole che il primo passo per abbattere il digital divide consiste nella creazione di infrastrutture, per questo motivo è al lavoro per connettere alla rete ultraveloce il territorio nazionale, in modo da abilitare la digitalizzazione di servizi pubblici e privati in un’ottica di crescita e sostenibilità, nel pieno spirito dell’Agenda 2030.
Le infrastrutture, però, da sole non sono che un mezzo poiché il loro utilizzo deve essere compreso e i loro benefici sfruttati e apprezzati. Per questo motivo l’Azienda si impegna, accanto all’opera di cablaggio dell’infrastruttura nazionale per la connettività ultraveloce, a promuovere i vantaggi della digitalizzazione attraverso iniziative e progetti collaterali. A ciò si aggiunge il lavoro di connessione effettuato su scuole e PA, che negli ultimi due anni si è rivelato cruciale per il sostentamento dell’economia e dei servizi attraverso la DAD, lo smart working, la telemedicina e le altre attività da remoto.