Tra hashtag, condivisioni e nuove figure professionali, i social media hanno rivoluzionato il modo di approcciarsi alla società.
Largo agli influencer, agli streamer, a tutti gli attori al centro dell’attenzione sui social e ai meno noti che lavorano dietro le quinte: è il Social Media Day e noi di Open Fiber vogliamo festeggiarlo parlando della rivoluzione innescata dai social media nell’era contemporanea.
Nati in tempi decisamente recenti – la prima forma di social media che potremmo considerare tale è quella del blog, diffusasi durante gli anni 2000 – i social media hanno rivoluzionato il concetto di comunicazione e interazione riscrivendo anche le regole della pubblicità e del marketing, e portando alla creazione di nuove figure professionali sempre più indispensabili nella società attuale:
- Come sono cambiati i social media nel corso del tempo
- Alla base dei social media: interazione con altri utenti e realtà professionali
- User generated content: la linfa vitale dei social media
- I social media come mezzo di aggregazione sociale
- I social media come opportunità: le nuove figure professionali
- Social media e fibra ottica: prestazioni elevate per migliori risultati
Come sono cambiati i social media nel corso del tempo
Dallo storico Geocities alle challenge su Tik Tok, passando per l’era di MySpace e WhatsApp, i social media si sono evoluti nel tempo. Grazie allo sviluppo di caratteristiche sempre più avanzate e a una generale integrazione delle diverse piattaforme, attualmente le loro caratteristiche sono pressoché omologate – sebbene ogni singolo social conservi un’identità riconoscibile – e per questo motivo generalmente molto intuitive.
Ma quali sono le peculiarità dei social media e cosa li distingue da altre forme di comunicazione e socializzazione? In generale, una piattaforma social presenta tre caratteristiche principali: interazione, UGC e reti sociali.
Alla base dei social media: interazione con altri utenti e realtà professionali
Per prima cosa, i social media sono applicazioni la cui base è il Web 2.0, vale a dire sono partecipative e prevedono interazione e interoperabilità.
Queste caratteristiche, apparentemente semplici, sono in realtà il cuore della rivoluzione che esse hanno rappresentato in ambito di comunicazione, particolarmente in quello lavorativo. La possibilità di interagire, spesso in diretta, con utenti e potenziali clienti, infatti, ha aperto a professionisti e aziende nuovi modi di raggiungere – e a volte addirittura scoprire – i propri target, in maniera pressoché immediata e libera dai confini geografici del classico passaparola o di uno spazio a pagamento su un giornale.
Questo, però, ha portato anche a un necessario svecchiamento delle identità aziendali: la comunicazione non avviene più a senso unico ma c’è un continuo feedback da parte degli utenti. Le interazioni sono quindi peer to peer, ed è necessario che i contenuti siano veicolati in maniera più umana, empatica e attenta alle necessità del pubblico.
User generated content: la linfa vitale dei social media
In secondo luogo, i social media vivono del cosiddetto UGC, user generated content, ossia dei contenuti generati dagli utenti. Sono gli utenti a riempire gli spazi virtuali, a condividere idee e prodotti creati da altri, a decidere quali contenuti far diventare virali e quali invece non rilanciare condannandoli all’oblio in poco tempo.
Ma di quanti contenuti parliamo effettivamente? Facciamo il punto della situazione.
200mila tweet, 69 milioni di messaggi privati su Messenger e WhatsApp, 695mila stories condivise su Instagram, 2 milioni di swipe su Tinder, 5mila downloadDownload Azione di scaricare o prelevare dei dati dalla rete. su Tik Tok, 500 ore di contenuti caricati su YouTube, oltre 9mila connessioni create su LinkedIn: è quello che accade in un singolo minuto su alcuni dei social media più popolari.
Si tratta di una mole di contenuti talmente importante da aver contribuito alla nascita del concetto di Big Data, quantità di dati così corpose che non possono essere esaminate dalla mente umana, ma solo da algoritmi di intelligenza artificiale appositamente implementati.
I social media come mezzo di aggregazione sociale
Altra caratteristica distintiva di un social media è la capacità di facilitare la creazione di reti sociali, grazie alla possibilità dei singoli individui di creare connessioni con altri profili o di unirsi a gruppi composti da più utenti.
In questo sfaccettato mondo fatto di community, trends, threads e hashtag c’è spazio per le piattaforme più diversificate, ognuna con il suo target.
Ci sono i network aziendali, come LinkedIn, dove incontrare professionisti e presentare il proprio business, e luoghi più creativi come DeviantArt, dove artisti da tutto il mondo condividono i propri lavori. Ci sono le piattaforme di microblogging, come Twitter, dove il sagace uso della parola scritta, unito a un arguto spirito di osservazione, può renderti una star da far impallidire gli ormai tramontati opinionisti.
Ci sono i progetti collaborativi di chi vuole condividere la propria conoscenza con il mondo: Wikipedia e le innumerevoli Wiki dedicate ai fandom più popolari ne sono un esempio.
Non mancano le piattaforme dove condividere contenuti video come YouTube o Vimeo e il sempre più popolare Tik Tok, quelle dove la fotografia è uno stato mentale, come Instagram e Pinterest, e quelle dove chiacchierare e discutere a oltranza dei propri argomenti preferiti, come Reddit.
Ma c’è ampio spazio anche per il gaming, per lo shopping online e per gli amanti dei viaggi a basso costo: ormai non esiste piattaforma che non preveda la possibilità di interagire con altri utenti e non sia integrata con un sistema di messaggistica.
Su tutti campeggia poi il social che ha definito i social: Facebook, il gioiello made-in-Zuckerberg che resta un contenitore talmente variegato per contenuti, interoperabilità e bacino di utenza che non può essere inquadrarlo in una singola categoria.
I social media come opportunità: le nuove figure professionali
Abbiamo aperto questa news menzionando gli influencer, volti e voci dei social media attuali che hanno mostrato al mondo come una piattaforma social possa trasformarsi in un’opportunità di lavoro. Al di là di queste figure nel mondo dei social c’è spazio per un intero reticolo di professioni variegate, ognuna delle quali richiede specifiche competenze e attitudini.
Ci sono, in primo luogo, i content creator che prestano il proprio volto al lavoro che condividono. Parliamo di youtuber, streamer, vlogger e divulgatori provenienti dai più svariati campi: scienziati che si divertono a diffondere il proprio sapere o a sfatare miti e leggende metropolitane, attivisti delle cause sociali che fanno sensibilizzazione sui temi più sentiti, e persino avvocati, scrittori, registi o appassionati dei fandom più popolari, che condividono le proprie conoscenze con i loro follower, dando vita a dibattiti accesi e stimolanti.
Si tratta di professioni vere e proprie, che sono in fondo la naturale evoluzione di molte figure già popolari in radio o in TV, solo che adesso si rivolgono a un bacino di utenza potenzialmente sconfinato e trasmettono attraverso il mezzo digitale.
Altre figure sbarcate sui social dal mondo della comunicazione come lo abbiamo sempre conosciuto sono i copywriter e i content specialist: quelli che da sempre hanno fatto della parola la propria fonte di guadagno e che adesso si confrontano con mezzi diversi, i cui linguaggi richiedono studio e dedizione per essere appresi.
Ci sono i developer e gli sviluppatori di app, figure che agiscono dietro le quinte ma il cui supporto è fondamentale, poiché si occupano di realizzare e fare in modo che i software siano sempre responsivi, funzionali e accattivanti.
Abbiamo poi un’intera categoria di professionisti il cui compito è fare in modo di vendere: esperti di marketing che pianificano le strategie promozionali più efficaci e altri che invece, da bravi specialisti digitali, realizzano i mezzi attraverso i quali mettere in atto dette strategie, come le piattaforme di e-commerceE-Commerce Contrazione di "Electronic Commerce", commercio elettronico, ovvero l’acquisto e la vendita di beni e servizi direttamente sul web o tramite posta elettronica senza recarsi in negozi e grandi magazzini..
Abbiamo infine i social media manager, che si occupano di gestire i profili social per conto delle aziende, interagendo con i follower e risolvendo eventuali controversie, sempre portando avanti la vision delle realtà che rappresentano.
Social media e fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.: prestazioni elevate per i migliori risultati
Come fare per supportare questo sconfinato universo digitale in maniera efficace e senza intoppi? La risposta è una connessione internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. performante, stabile e veloce, come la nostra fibra ottica.
La reteRete Nel linguaggio informatico il termine rete definisce un insieme di dispositivi hardware e software che, collegati tra loro, permettono lo scambio e la condivisione di risorse, dati o informazioni. In una rete di computer i dispositivi che generano, instradano e terminano i dati sono chiamati nodi della rete. FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. di Open Fiber è l’alleata ideale di chi ha fatto del mondo virtuale il proprio luogo di svago o di lavoro. Una tecnologia che è in grado di garantire velocità di trasmissione fino a 10Gbps, senza dispersioni né rallentamenti dovuti ad avverse condizioni esterne.
Un mondo fatto di interazioni, scoperte e condivisione ti attende: scopri se siamo già arrivati da te.