A volte durante la posa della fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”. di Open Fiber può capitare di rinvenire reperti archeologici: ecco dove è successo e cosa facciamo in questi casi per preservare il patrimonio culturale.
Il cablaggio della fibra ottica può riservare sorprese inaspettate. In un Paese dalla storia millenaria come il nostro, scavare sotto la superficie porta spesso alla scoperta di veri e propri tesori: reperti archeologici o costruzioni antiche che svelano dettagli sul nostro passato di cui ignoravamo l’esistenza. Per questo motivo, quando accade, ci impegniamo per valorizzarli.
Ma come ci si regola, in questi casi, con il proseguimento dei lavori? Ecco le storie più interessanti di questi ultimi anni e le procedure attuate per preservare queste fantastiche scoperte:
- Open Fiber e la necropoli di Gela: un museo gratuito nel cuore della città
- Cosa facciamo quando i cantieri Open Fiber portano alla luce importanti reperti
- Reperti archeologici e fibra ottica: storie di grandi scoperte
- Valorizzare il passato senza interrompere l’avanzamento della digitalizzazione
Open Fiber e la necropoli di Gela: un museo gratuito nel cuore della città
Quello che ci è successo a Gela nell’autunno del 2019 è forse l’esempio perfetto delle procedure che Open Fiber mette in atto quando, durante i lavori di scavo, vengono rinvenuti dei reperti archeologici.
Nel centro cittadino di Gela, abbiamo scoperto una necropoli unica nel suo genere: un antico cimitero di bambini risalente al VI secolo a.C., con diverse sepolture, un altare e numerosi elementi del corredo funerario.
La scoperta ci ha messo di fronte a una scelta: l’opera di cablaggio della fibra ottica doveva continuare ma non potevamo ignorare quello che avevamo appena rinvenuto. Abbiamo, quindi, deciso di realizzare un museo a cielo aperto nel cuore della città siciliana.
Cosa facciamo quando i cantieri Open Fiber portano alla luce importanti reperti
Il primo passo è mettersi in contatto con esperti del settore che possano analizzare e valutare il sito appena venuto alla luce.
A Gela, infatti, insieme alla Soprintendenza di Caltanissetta, a una squadra di archeologi locali, alla Regione Sicilia e al Comune abbiamo valutato i metodi più efficaci per preservare le sepolture e realizzare strutture che fossero accessibili ai cittadini.
Nel frattempo, per assicurarci che i lavori proseguissero senza interruzioni, i nostri ingegneri hanno prontamente rielaborato i piani di cablaggio originari. Abbiamo così strutturato un percorso che permettesse di portare la fibra ottica in città senza intaccare il patrimonio appena scoperto.
Il risultato è una città connessa in FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica., in cui perdersi nel passato ogni volta che si passeggia nel centro.
Reperti archeologici e fibra ottica: storie di grandi scoperte
C’è sempre un che di magico nel rinvenire testimonianze da un passato così lontano, nel toccare con mano un oggetto che decine di secoli fa era appartenuto a qualcuno o camminare su una strada che ha visto il passaggio di nobili e condottieri. Quello di Gela non è stato né il primo né sarà l’unico caso di un’incursione nei resti di un tempo dimenticato.
Nel territorio di Garaguso, in provincia di Matera è venuta alla luce una tomba risalente al VII o VI secolo a.C., con un sorprendente corredo funebre composto da numerosi vasi e una spada completa di fibula.
Teramo, in Abruzzo, ci ha invece riportati indietro di interi millenni, prima con un pavimento di epoca imperiale romana, poi con il ritrovamento di uno scheletro risalente addirittura al Neolitico.
Per non parlare di Palermo e del suo canale sotterraneo che, nel Medioevo, veniva utilizzato per portare acqua verso il centro urbano.
Valorizzare il passato senza interrompere l’avanzamento della digitalizzazione
In tutti questi casi, essere dinamici e aperti al cambiamento – valori nei quali Open Fiber crede profondamente – si è rivelato fondamentale.
Poiché l’Azienda è, per sua stessa Mission, orientata alla sostenibilità e al rispetto del patrimonio culturale e ambientale, adattare i progetti di cablaggio, modificandone i tracciati è sempre stata la scelta più ovvia.
In Open Fiber siamo abituati a riqualificare infrastrutture esistenti, di conseguenza, adeguarsi quando le condizioni cambiano in corso d’opera è un’eventualità alla quale siamo sempre preparati.