Oggi ti raccontiamo la storia di un piccolo paese della Toscana trasformatosi in un laboratorio a cielo aperto della digitalizzazione. Dalla sfida alla creazione di un villaggio digitale: il caso Pitigliano dimostra che l’innovazione può partire dai piccoli centri.
Nel cuore della Maremma toscana, sospeso tra tufo e cielo, sorge Pitigliano: un borgo dalle origini antiche, celebre per il suo profilo scenografico e per la capacità di custodire tradizione e innovazione. Tra vicoli di pietra, cantine scavate nella roccia e panorami mozzafiato, questo gioiello medievale si prepara oggi a vivere una nuova stagione di rinascita, non più solo culturale ma anche digitale. In un’epoca in cui l’Europa punta alla completa transizione verso la fibra ottica, l’Italia affronta la sfida di portare connessioni ultraveloci anche nei territori più remoti, dove la distanza dai grandi centri rende ogni intervento complesso.
Pitigliano: un laboratorio a cielo aperto
Pitigliano è diventato il simbolo di questa trasformazione, un borgo che coniuga il fascino della storia con la spinta verso il futuro. Grazie a un’infrastruttura di oltre 22,5 chilometri, realizzata riutilizzando per il 70% le reti esistenti, Open Fiber ha già garantito la copertura del 94% delle unità immobiliari, collegando anche scuole, sedi istituzionali e forze dell’ordine.
Il paese è uno dei cinque comuni italiani scelti per la fase pilota dello switch-off dal rame alla fibra ottica, con una penetrazione FTTH del 35% tra le famiglie residenti, un dato ben superiore alla media nazionale. A sostenere il progetto è stata anche una forte campagna di comunicazione sul territorio, con attività porta a porta, eventi pubblici, affissioni e presidi fisici. Incentivi mirati, come voucher da 100 euro per i cittadini e contributi da 150 euro per gli operatori, hanno accelerato l’adozione della nuova tecnologia, trasformando Pitigliano in un modello virtuoso per tutta l’Italia.
Tecnologie che trasformano il borgo
La connessione ultraveloce non è solo una questione di banda: a Pitigliano diventa la base per un ecosistema di servizi intelligenti che migliorano la vita quotidiana. L’illuminazione pubblica è stata resa “smart”, capace di adattarsi in tempo reale alle esigenze del territorio, mentre sensori ambientali monitorano traffico, qualità dell’aria e rischio frane. Il fiber sensing consente di rilevare vibrazioni e movimenti del suolo, aumentando la sicurezza in caso di eventi naturali. Grazie al Digital Twin, una copia virtuale e interattiva del borgo, la pianificazione urbana può contare su dati precisi per interventi più rapidi ed efficienti. Al centro di questo ecosistema c’è la piattaforma V-ERA, una vera e propria “cabina di regia” che raccoglie e analizza in tempo reale informazioni da tutta la rete, offrendo strumenti di analisi predittiva e controllo remoto. L’app “Borgo Digitale” e i totem interattivi completano l’esperienza, offrendo a cittadini e turisti informazioni, servizi e percorsi sempre aggiornati.
Open Fiber: impatto e prospettive
Il progetto non si limita a portare velocità di connessione: rappresenta un volano per la crescita economica, l’attrattività turistica e la sostenibilità ambientale. Grazie alla fibra ottica, Pitigliano può ora immaginare un futuro fatto di smart working diffuso, imprese locali più competitive e servizi pubblici più efficienti.
“Pitigliano è un borgo straordinario che dimostra come la digitalizzazione possa arrivare ovunque”, ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Open Fiber, Giuseppe Gola, evidenziando l’importanza di spingere sull’adozione della rete per tradurre l’infrastruttura in benefici concreti. Anche Francesca Parasecolo, responsabile Network Engineering and Innovation, ha ricordato che l’obiettivo è andare oltre la semplice connettività, costruendo una comunità realmente digitale e sostenibile. La sfida ora è il “take up”, ovvero l’adozione capillare della fibra ottica da parte dei cittadini. Scopri se il tuo indirizzo è coperto la fibra ottica di Open Fiber: verifica la copertura!