Si chiama Stadia ed è la rivoluzione del gaming targata Google. La piattaforma software non prevede l’ausilio di console fisica e, attraverso Chrome, consentirà agli utenti di accedere in pochi secondi al servizio direttamente dal link “Play on Stadia”.Secondo quanto presentato al Game Developers Conference, l’azienda di Mountain View promette enormi cambiamenti sul modo in cui i giochi vengono usufruiti, acquistati, condivisi e sviluppati. In attesa delle risposte di big player del settore del calibro di Nintendo e Sony, scopriamo qualcosa in più su Google Stadia.
Che cosa è Google Stadia?
Parliamo di una piattaforma di gaming online che mira a spostare il gioco dalle console al Cloud. Il sistema prevede il passaggio della parte di calcolo non più sul locale ma sui sistemi Google, permettendo a tutti di giocare al massimo delle prestazioni, soprattutto grafiche.
Stadia vuole rompere le barriere d’ingresso al gaming, specialmente di matrice economica, dovuti alla necessità di essere in possesso di una macchina da migliaia di euro per vivere un’esperienza di gioco davvero esclusiva.
La piattaforma, invece, funzionerà su qualsiasi sistema stia utilizzando Chrome come browser. Tablet, smartphone, PC o TV non ha importanza. E se in quel momento stai seguendo uno streamer che gioca su Youtube, potrai metterti in coda per giocare direttamente con lui. Chiunque può accedere al servizio da qualsiasi dispositivo, l’unico requisito fondamentale è quello di utilizzare una connessione internetInternet La parola nasce dalla fusione dei termini inglesi International e Net, ossia rete internazionale. Con questo termine si indica la rete informatica mondiale alla quale gli utenti di tutto il mondo possono accedere mediante un calcolatore (o computer) per trasmettere e condividere dati e informazioni. veloce e stabile.
Stadia non prevede l’utilizzo di alcun box fisico. Funziona tutto con il semplice uso di un controller, che si collegherà alla piattaforma di cloud gaming tramite WI-FI. Si potrà giocare anche con un controller USB che utilizza lo standard HID. Per quanto riguarda il numero di giocatori, il colosso statunitense ha dichiarato che si potranno condurre battaglie con migliaia di giocatori connessi da tutto il mondo, superando di gran lunga il limite di 100 utenti.
Con Stadia Google ricalca un percorso già iniziato da altri grandi brand del settore. Phil Spencer di Microsoft ha rilasciato un memo allo staff di Xbox, sostenendo che il piano di Google convalida il proprio approccio allo streaming e al cloud gaming.
Quando sarà lanciata Stadia da Google e con quali tariffe?
I prossimi annunci su Stadia usciranno in concomitanza con l’E3, l’evento più importante sui computer e sui video games in scena a Los Angeles dall’11 al 13 giugno 2019. Seppur senza date precise, si presume che Stadia verrà lanciata negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito e in molto stati europei entro la fine del 2019.
Google non ha ancora lasciato trapelare alcun dettaglio in merito alle tariffe che saranno applicate per l’accesso e l’utilizzo di Stadia. Accordi con editori e partner sono ancora in atto, quindi dovremo aspettare ancora un po’ per sapere se ci sarà un piano tariffario mensile come Netflix oppure si affiderà ad un rivenditore online più tradizionale simile a Steam.
Stadia e la fibra otticaFibra ottica È un cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso il quale viene trasmesso un segnale luminoso anche su grandi distanze per l’accesso di reti a banda larga. Rispetto ai cavi in rame, la fibra ottica è in grado di trasmettere segnali molto più velocemente, fino a 40 Gigabit al secondo. È, pertanto, ideale per grandi quantità di dati da trasferire rapidamente; è inoltre insensibile alle interferenze esterne (interferenze elettromagnetiche, variazioni di temperatura, ecc.). Mentre la velocità, la qualità e la sicurezza della trasmissione dei dati sono indubbiamente i vantaggi della fibra ottica, il costo elevato della loro installazione costituisce uno svantaggio limitante per chi realizza la rete. Leggi la news per saperne di più: “Fibra ottica, cos’è e come funziona”.
Quando Google ha testato il suo servizio alla fine dell’anno scorso, l’azienda ha lavorato all’interno di una struttura ideale di 25 megabitMegabit Unità di misura pari a un milione di bit, usata per specificare la velocità di trasmissione delle reti informatiche: Mb al secondo (Mb/s). Da non confondere con il Megabyte (MB), un milione di byte, ciascuno composto da 8 bit. Un Megabyte è otto volte più grande di un Megabit. Per trasmettere 1 Megabyte alla velocità di 1 Megabit occorrono 8 secondi. al secondo, per uno streaming da 1080p / 60 frame al secondo. L’intenzione è migliorare gli algoritmi per lanciare la piattaforma in modalità 4K.
Google non ha approfondito il discorso sulle conseguenze che avrà un sistema di questo calibro sui data cap e i providerProvider Il termine provider viene spesso utilizzato per identificare il cosiddetto Internet Service Provider (ISP) ossia quel soggetto che offre agli utenti l’accesso alla rete internet mediante una connessione remota che sfrutta una linea telefonica o la banda larga., sostenendo, comunque, che il loro compito sarà quello di aumentare i limiti per soddisfare a pieno i consumatori.
Quel che è certo è che BigG dovrà investire pesantemente in infrastrutture e contenuti per “rompere i giochi”. Secondo quanto affermato da Phil Harrison, vicepresidente di Google, l’azienda spenderà 13 miliardi di dollari in infrastrutture e spese di capitale.
Per mantenere una connessione internet basica a supporto dello streaming, ci dovrà essere il supporto di reti che sfruttino la stabilità e la potenza della fibra ottica. Il sistema FTTHFTTH "Fiber to the Home" è la tecnologia che collega i POP, siti nelle centrali, alle unità immobiliari degli utenti finali con la fibra ottica. offre una trasmissione dati costante e affidabile, che non rallenta il gioco né lo interrompe in momenti cruciali.
Google Stadia ribadisce, quindi, la necessità di una tecnologia sempre più d’avanguardia, fatta di interconnessioni ad alta velocità e capace di guardare al futuro.